SOS ambiente: sfrattati dal verde pubblico, i volatili cercano spazio in città

25 maggio 2018 | 08:52
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SOS ambiente: sfrattati dal verde pubblico, i volatili cercano spazio in città

Volatili in ordine sparso: sempre più spesso Germani reali e Gheppi nidificano negli spazi urbani del Litorale. Il parere della LIPU

Roma – Costretti ad adattarsi, i volatili selvatici sempre più spesso scelgono spazi urbani per trovare riparo e nidificare.

Non solo topi, cinghiali e maiali ma anche i volatili invadono gli spari della città. Dopo i gabbiani che ben si sono adattati a Roma ed alle sue discariche, è la volta di germani reali e persino di gheppi, rapaci simili ai falchi. E’ dell’altro giorno l’avvistamento di una femmina di Germano reale seguita dai suoi 14 piccoli, segnalata su un gruppo facebook da Paola mentre passeggiava a bordo strada in via Prassilia nel quartiere di Casal Palocco.

Questi fenomeni non sono certo inusuali, vista la quantità di bacini idrici e di aree verdi presenti nel Litorale, ma a spiegarci il perché sia esploso da qualche anno questo fenomeno di nidificazione nell’entroterra e addirittura in spazi urbani quali balconi, piscine e terrazze condominiali, è Alessandro Polinori, responsabile del Centro Habitat Mediterraneo della Lipu (Lega italiana protezione uccelli).

C’è un problema di sfalci eseguiti fuori stagione, a maggio e giugno, mentre dovrebbero avvenire a settembre, lontano dal periodo riproduttivo – segnala Polinori – In prossimità dei canali, dove normalmente nidificano diverse specie di uccelli, lo sfalcio rende difficile e pericolosa per la sopravvivenza dei piccoli una sosta di lungo periodo”.

Avviene quindi che, le coppie di volatili vanno alla ricerca di un luogo soprattutto più tranquillo, ventilato e se possibile anche vicino ad un bacino d’acqua, per deporre le uova. E’ il caso di una nidiata di germani reali, trovata in un vaso sul balcone di un appartamento al settimo piano di Parco Leonardo. Ma non è l’unico lieto evento di quest’anno.

Anche questa primavera, come ormai accade da diversi anni, sul balcone della famiglia Patrignani di Fiumicino, una bella coppia di Gheppi ha costruito il proprio nido – indica Polinori – Proprio grazie alla sensibilità di queste persone, iscritte alla Lipu e da noi premiate in qualità di Sentinelle dei Nidi, abbiamo la certezza che altri falchi solcheranno i cieli del nostro Litorale”. Con queste parole, qualche giorno fa Polinori, dava un gioioso buongiorno a tutti i numerosi utenti registrati sul profilo pubblico facebook del CHML.

Comprensibile l’entusiasmo, sapendo che per il sesto anno di seguito, come nella migliore delle favole naturalistiche, una coppia di rapaci trova riparo per le uova sul nostro litorale.

Un nido semplice, all’interno di un vaso vuoto di argilla sul balcone dell’appartamento all’ultimo piano della famiglia Patrignani di Fiumicino. “E’ un posto domestico ma comunque inaccessibile, ed è bene che sia così” spiega il padrone di casa, Bruno Patrignani, anche se crede che dopo tanti anni, non ci sia più diffidenza da parte di questi particolarissimi ospiti stagionali, che incuriositi, talvolta sbirciano i vicini umani.

Mamma gheppia nutre i suoi cuccioli sul balcone della famiglia Patrignani a Fiumicino

Mamma gheppia nutre i suoi cuccioli sul balcone della famiglia Patrignani a Fiumicino

La famiglia Patrignani, non ha mai avuto contatti diretti con i volatili, né per occuparsi del nido né tantomeno per dar loro cibo, (è bene infatti che a questo provvedano solo i genitori dei piccoli gheppi), ma ha cura di controllarli sempre da quando hanno fatto la loro prima comparsa, documentando con foto e video le loro abitudini e la crescita dei pulli.

Complice di questa straordinaria presenza, una serie di fattori importantissimi per i rapaci, l’altezza della palazzina, l’esposizione, la vicinanza al mare ma soprattutto la tranquillità di non essere disturbati in questo periodo così delicato. Da un albero di Eucalipto, posto a poca distanza dal balcone ci racconta Bruno Patrignani, mamma e papà Gheppi, hanno da sempre controllato i loro piccoli nei rari momenti di riposo tra un pasto e l’altro, che sono tanti perché i piccoli vanno nutriti continuamente. Lo stesso albero in genere poi funge da palestra per le prime prove di volo dei giovani gheppi. E’ in particolar modo Sergio, il figlio di Bruno ed Anna Patrignani, che oggi ha 24 anni, ad essere diventato il padre adottivo di questa coppia di rapaci. Non ne sapeva nulla la prima volta che li ha trovati, così con fiducia si è rivolto al CHML per capire il da farsi.

Primo piano sui pulli di gheppio che crescono sul balcone della famiglia Patrignani a Fiumicino

Primo piano sui pulli di gheppio che crescono sul balcone della famiglia Patrignani a Fiumicino

Da allora ogni primavera, il miracolo del ritorno si ripete e in lui si riattiva un meraviglioso senso di responsabilità per la continuità di questa specie, tanto che nel 2016 gli è stato conferito il premio “Sentinelle dei Nidi”.

Circa un mese fa, la coppia è riapparsa per deporre cinque uova che da una decina di giorni si sono schiuse, da allora i pulli vengono continuamente nutriti con una dieta anche varia, che siamo certi renderà forti questi giovani rapaci nel mondo difficile che li aspetta là fuori.