La polemica |
Cronaca Locale
/

Costa ‘Sull’assegnazione delle case popolari traditi i cittadini di Fiumicino’

30 maggio 2018 | 15:50
Share0
Costa ‘Sull’assegnazione delle case popolari traditi i cittadini di Fiumicino’

Costa: “Il 13% degli alloggi destinato a cittadini stranieri è uno schiaffo a chi da generazioni contribuisce alla città.”

Fiumicino – “Resto tristemente basito dopo aver appreso i dati reali delle assegnazioni di quei pochissimi e gravemente insufficienti immobili popolari.

In un momento storico ed economico nel quale non riusciamo a soddisfare i bisogni di chi da generazione contribuisce pagando le tasse, di chi fa rinunce quotidianamente per avere un minimo di diritto in Italia, – afferma, in una nota, Stefano Costa, candidato della Lega per De Vecchis sindaco – non possiamo permetterci il lusso di essere generosi e la classe politica, non può permettersi di applicare questa ipocrita solidarietà svuotando il portafogli degli italiani e dei fiumicinesi “dimenticando” i propri vitalizi e le pensioni d’oro che continua ad incassare.

Abbiamo decine e decine di famiglie storiche di Fiumicino con gravi disagi economici che attendono da tempo l’assegnazione di un alloggio popolare, che si affidano ai programmi televisivi per essere ascoltati, famiglie costrette a vivere in container o case famiglia, e dietro tutto questo disastro le istituzioni si sono permesse il lusso di assegnare quasi il 13% degli alloggi a cittadini stranieri che risiedono o svolgono attività principale in questo comune.

Un 13% – prosegue la nota- sottratto a chi aspetta e contribuisce da anni, solo per una questione di immagine e di falsa solidarietà. Una nazione è come una famiglia: per essere solidale con il prossimo devo in primo luogo riuscire a garantire i diritti fondamentali ai miei figli. Abbiamo sottratto il 13% delle possibilità abitative popolari a molte famiglie fiumicinesi che a differenza di alcuni, hanno avuto solo il demerito di essere italiane e di aver avuto dignità.

Ribadisco, quindi, – conclude la nota- che, fino a quando non avremo assegnato gli alloggi alle nostre famiglie, non possiamo permetterci il lusso di dare case popolari a famiglie di origine straniera,  case realizzate grazie a chi ha contribuito non per un anno, non per cinque,  non per dieci, ma per generazioni intere per vedersi assicurati dei diritti per se stessi o per i loro figli che oggi gli vengono sottratti. Fino a quando ci sarà un solo alloggio da assegnare io dico: prima i fiumicinesi“.

 (Il Faro on line)