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Flat tax al via dal 2019, Bagnai ‘Prima per le imprese poi per le famiglie’

4 giugno 2018 | 22:36
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Flat tax al via dal 2019, Bagnai ‘Prima per le imprese poi per le famiglie’

Bufera sulle dichiarazioni del parlamentare della Lega, la replica del Pd: “La flat tax sui redditi di impresa esiste da qualche decennio”

Roma – E’ polemica sulle dichiarazioni di Alberto Bagnani, parlamentare della Lega, che ai microfoni di Agorà, programma televisivo di Rai3 detta i tempi e i modi di introduzione della Flat tax.

“Per noi il discorso sull’aumento dell’Iva è assolutamente fuori discussione. Mi sembra che ci sia un accordo sul fatto di far partire la Flat tax sui redditi di impresa a partire dall’anno prossimo – dice Bagnani -. Il primo anno per le imprese e poi a partire dal secondo anno si prevede di applicarla alle famiglie“.

Il parlamentare leghista ricorda come nel programma del nuovo governo “sono state ipotizzate due aliquote secche: al 15% per i redditi familiari fino a 80 mila euro e al 20% per quelli superiori”.

A questo sono legate tre livelli di deduzioni da 3 mila euro: per ogni componente del nucleo familiare fino a 35 mila euro di reddito complessivo; solo ai familiari a carico nella fascia 35-50 mila; nessuna deduzione per redditi superiori.

Bagnai sottolinea quindi che l’Italia è in una situazione di gravissima crisi economica e il ricorso “al deficit per stimolare l’economia riteniamo che possa essere accettato in sede europea”.

Secondo molti media italiani, Bagnai potrebbe essere nominato sottosegretario al Ministero dell’Economia.

Tuttavia, sulla Flat Tax la Lega sembra essere divisa. E’ infatti fiversa la posizione espressa ad Affaritaliani.it del senatore Armando Siri: “Non è vero che dal prossimo anno la Flat Tax entrerà in vigore solo per le imprese, ma ci sarà anche per le famiglie. Poi tutto sarà a regime per il 2020”.

“Si deve partire con degli step: il sistema è diverso perché la Flat Tax per le imprese c’è già e noi la estendiamo anche a società di persone, Partite Iva etc – spiega -. E’ una riforma storica perché viene trasferito a 5 milioni di operatori quello che oggi è solo per 800 mila imprese“.

Le dichiarazioni di Bagnai suscitano le ire del Pd. E Luigi Marattin, esponente del Partito Democratico, replica: “E’ inconcepibile un livello di ignoranza e approssimazione simile.

La Flat Tax sui redditi di impresa esiste da qualche decennio. Prima si chiamava Irpeg, e ora si chiama Ires, e tassa proporzionalmente i redditi delle società di capitali”, aggiunge.

E a ridurla – dal 27,5% al 24% – è stato il governo Renzi. Nel caso il futuro sottosegretario Bagnai si riferisse, invece, agli utili di impresa delle società di persone, anche quella esiste già: si chiama Iri, e l’ha fatta sempre il governo Renzi”, conclude.

Dello stesso avviso anche il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina, che su Twitter scrive:

#FlatTax. Continua la presa in giro degli italiani da parte di Lega e M5S. Sulle imprese fanno finta di non sapere che abbiamo già fatto noi: Ires (dal 27,5 al 24%) e Iri (al 24% per le Pmi) #bastapropaganda

— Maurizio Martina (@maumartina) 4 giugno 2018

(Il Faro online)