Porto di Roma, dopo 55 anni si avvera la profezia di Federico Fellini

5 giugno 2018 | 08:45
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Ponteggi , cinema, spettatori e critici proprio dove nel 1963 Federico Fellini girò la scena finale di 8 e mezzo

Ostia – Federico Fellini 55 anni fa questa scena l’aveva immaginata e tradotta in film. Una sarabanda di spettatori, critici cinematografici e storie di film ai piedi di un’istallazione di tubi Innocenti, all’ombra della michelangiolesca Tor San Michele. Proprio nel punto in cui oggi sono i ragazzi del Cinema America a proporre proiezioni cinematografiche, dibattiti e platee animose.

Era la scena finale del film 8 e mezzo, quella della conferenza stampa ai piedi dell’intricata costruzione di tubi Innocenti (che nella trama l’autore chiamava “l’astronave”) e del carosello finale di personaggi più o meno realistici catturati dal personalissimo mondo dei sogni di Federico Fellini. Lo scenario era costituito da una spianata sabbiosa dominata dalla figura austera della Torre San Michele: a distanza di 55 anni al posto delle dune e delle discariche ci sono il porto turistico e la vasta oasi ambientale del Centro Habitat Mediterraneo LIPU. Tanti cambiamenti registrati e fatti vedere da film come “Brutti, sporchi e cattivi” o “Amore tossico” e dalla narrazione cinematografica che si fa cronaca nera come la morte di Pier Paolo Pasolini.

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Fellini conosceva bene il mondo della preveggenza e dell’esoterismo, grazie alla stretta amicizia con Gustavo Rol, artista e sensitivo . Ed era il regista stesso fatto di estrema sensibilità e visioni. D’altra parte proprio a Ostia il regista farà un’altra preveggenza: nel  1989 con “La voce della luna” mette Paolo Villaggio e Roberto Benigni all’interno dell’enorme opificio abbandonato della Meccanica Roma collocandoli al centro di una maxi discoteca. Dieci anni dopo quella struttura diventerà il divertimentificio rappresentato da Cineland.

1963, film 8 e mezzo: nel cerchio Tor San Michele

1963, film 8 e mezzo: nel cerchio Tor San Michele

IL CINEMA AL PORTO

Dal lunedì 11 giugno il terrazzo del parcheggio C del Porto di Roma, quello antistante la spiaggia centrale, ospiterà la rassegna “Il cinema in piazza” a cura dei ragazzi del cinema America. Sfrattati da piazza San Cosimato di Trastevere, i giovani cinefili non senza polemiche hanno allestito a Ostia schermo e programma per proiezioni e dibattiti ad ingresso gratuiti. Ecco perchè la citazione su Federico Fellini ed il suo 8 e mezzo non solo è opportuna ma anche inevitabile: un momento di grande cinema rivissuto forse inconsapevolmente in un luogo dove uno dei massimi interpreti mondiali della Settima arte ha espresso il suo genio.

Dall’11 giugno, dalle 21,15, tutte le sere, un film accompagnato quasi sempre da dibattito con famosi personaggi del mondo di celluloide. Si parte l’11 giugno con Pietro Germi, “Divorzio all’italiana” presentato da Carlo Verdone.  Tra gli appuntamenti sa segnalare, Mario Martone che presenta “Il giovane favoloso” (15 giugno), il compositore Franco Micalizzi che presenta “Lo chiamavano Trinità” (16 giugno), Riccardo Scamarcio presenta “Il caso Mattei” di Franco Rosi (20 giugno), Claudio Amendola e il cast presentano “Il permesso – 48 ore fuori” (23 giugno),  Claudio Bisio presenta “Si può fare” (11 luglio), Ivan Cotroneo e Luca Bigazzi presentano “Un bacio” (21 luglio), Nicola Piovani e Claudio Bigagli presentano “La notte di San Lorenzo” (10 agosto).

Cinema in piazza: nel cerchio Tor San Michele 55 anni dopo

Cinema in piazza: nel cerchio Tor San Michele 55 anni dopo

Il dettaglio del programma si può trovare nella pagina www.ilcinemainpiazza.it.