Casal Palocco, chiesto il rinvio a giudizio per quattro aggressori di Giulio

6 giugno 2018 | 10:36
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Casal Palocco, chiesto il rinvio a giudizio per quattro aggressori di Giulio

Giulio, 17 anni, trovato privo di sensi nel garage della Nuvola all’Eur secondo la Procura sfuggiva ad un pestaggio

Roma – Secondo la Procura Giulio, 17 anni, precipitò nel garage della Nuvola lottando tra la vita e la morte per un mese, per sfuggire al pestaggio di quattro giovani violenti che avevano iniziato a picchiarlo in discoteca. Adesso i ventenni Giorgio, Luca, Patrizio e Francesco, tutti di Ostia e di Acilia, rischiano il processo per lesioni gravissime.

Secondo l’inchiesta condotta dalla Polizia (Squadra Mobile e Commissariato Eur Esposizione), la notte tra il 6 ed il 7 ottobre 2017 Giulio D.C. di 17 anni, un ragazzo che vive a Casal Palocco, non fece per imperizia il volo di sette metri dalla rampa del garage della Nuvola ma perché sfuggiva ad un pestaggio già iniziato all’interno di una discoteca della confinante piazza Guglielmo Marconi.

Per tutta la notte il papà, un noto commercialista, e gli amici l’avevano cercato invano non rispondeva al cellulare e l’ultimo contatto era stato alle due e mezza. La mattina del 7 ottobre la guardia giurata del centro congressuale aveva trovato Giulio sul pavimento del garage privo di sensi e con gravissime lesioni, incluso un pesante trauma cranico. Le sue condizioni erano disperate, con più fratture e focolai di emorragie cerebrali.

Giulio D.C. all'epoca dei fatti

Giulio D.C. all’epoca dei fatti

Le indagini della Polizia e le immagini del sistema di videosorveglianza hanno consentito di ricostruire quanto era accaduto nelle ore immediatamente precedenti. Il video alle ore 2 e 46 mostra il giovane raggiungere di corsa la rampa fermandosi un attimo a guardarsi intorno nei pressi del pilone centrale della rampa elicoidale che conduce al garage sotterraneo. Dopo qualche istante si vede Giulio scendere sulla rampa e poi lo si perde di vista. Sul posto la Polizia Scientifica ha rilevato le strisciate delle sue mani e le impronte delle calzature.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori del Commissariato Esposizione tutto era cominciato in una discoteca dove Giulio ha tentato di allontanare un ragazzo che stava importunando la cugina. Il molestatore (individuato per Patrizio P.), accompagnato da altri tre amici, ventenni incensurati tutti già conosciuti in uno stabilimento balneare di Ostia, ha scatenato un primo litigio nella discoteca, proseguito fuori del locale con una scazzottata. Giulio, una volta fuori, ha cercato di sfuggire al pestaggio da parte dei quattro dandosi alla fuga. . “E’ quello il momento – ricostruisce la prima informativa recapitata in Procura – che Giulio D.C., incurante delle vetture, attraversava di corsa la Cristoforo Colombo direzione Gra all’altezza di viale Europa dove faceva perdere le tracce, mentre gli ultimi due inseguitori si fermavano prima della via”.

Giulio D.C. dopo l'incidente e la riabilitazione

Giulio D.C. dopo l’incidente e la riabilitazione

A causa della caduta Giulio ha riportato traumi che gli sono costati quasi un mese di coma e poi cicli di riabilitazione a ripetizione per tornare in piedi, a camminare. Il 17enne è stato quasi un anno senza scuola e alla maturità scientifica nei prossimi giorni si presenterà da privatista.

A rischiare di finire a processo sono Giorgio A., Luca N., Francesco P. e Patrizio P. che, attraverso i loro legali, si dichiarano innocenti. Solo un indagato ha ammesso poi di aver sentito un “tonfo”, senza però ricondurlo all’incidente.