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‘Fishing for litter’, ecco il progetto del Circolo Legambiente di Terracina

8 giugno 2018 | 14:01
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‘Fishing for litter’, ecco il progetto del Circolo Legambiente di Terracina

“Fishing for litter Terracina” è uno dei primi esempi, sia in Italia che al mondo, di recupero della plastica in mare svolto direttamente degli operatori della pesca.

Terracina – Il 27 maggio è partito a Terracina la sperimentazione del progetto di recupero dei rifiuti marini ed in particolare della plastica in mare.

“In occasione della giornata mondiale dell’Ambiente del 5 giugno scorso, dedicata quest’anno al contrasto alla plastica usa e getta, – raccontano, in una nota, i membri del Circolo Legambiente “Pisco Montano” – è avvenuta la consegna dei bidoni per lo smaltimento della plastica ai tre pescherecci “Carlo Padre”, “Piramide” e “Tequila” e dei sacchi per la raccolta a bordo e si sta procedendo a collezionare le foto che arrivano da lì e che documentano quello che trovano nelle loro reti.

Procederemo poi con l’analisi dei rifiuti, la classificazione e indagini mirate e localizzate. Un problema enorme quello della plastica in mare, una delle minacce ambientali più serie del nostro tempo, che causa danni enormi non solo all’Ambiente ma anche al Turismo e alla Pesca, mettendo a rischio la vita nei nostri mari e anche la salute umana con le pericolosissime microplastiche.”

Il progetto “Fishing for litter Terracina” è la  prima esperienza regionale e la seconda esperienza nazionale strutturata sul ‘fishing for litter’, ispirato alla iniziativa di Legambiente Toscana, lanciato da Legambiente Terracina, in collaborazione con Legambiente Lazio e Legambiente nazionale con il Sindacato Italiano Balneari Confcommercio di Terracina e la Rete territoriale #Plasticfreebeachesterracina e coinvolge inizialmente tre pescherecci di Terracina, il Piramide di Domenico Monti, il Carlo Padre di Quirino Cicerani e il Tequila di Quirino Alla e i due presidenti della Cooperativa dei Pescatori “La Sirena” Raffaele Marigliani e della Cooperativa dei Pescatori di Terracina Dario Venerelli con il supporto e la direzione della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Terracina, il patrocinio del Parco Regionale Riviera di Ulisse e del Comune di Terracina e il coinvolgimento diretto e fattivo delle Ditte Appaltatrici della gestione dei rifiuti De Vizia Transfer SpA Urbaser SA e DJ Costruction Bertelli Srl e con la sponsorizzazione di Confcommercio Lazio Sud e dei suoi Associati.

Altra peculiarità di questo progetto è quello di essere uno dei primi esempi, sia in Italia che al mondo, di recupero della plastica in mare svolto direttamente degli operatori della pesca, che vogliono diventare protagonisti di questa svolta storica, e che dimostrano una grande sensibilità e una grande voglia di partecipare.

Il progetto riguarda, tra l’altro, in via sperimentale, una porzione di mare (in corso di definizione) relativa ai due più importanti Sic marini del Lazio, ricadenti nel territorio del comune di Terracina: il Sito di Interesse Comunitario IT6000013 “Fondali tra Capo Circeo e Terracina” e il Sito di Interesse Comunitario IT6000014 “Fondali tra Terracina e Lago Lungo” che si trovano proprio antistanti le coste di Terracina e rientra anche nel Piano di Gestione dei SIC cosi’ come proposto dal Circolo alla Regione Lazio già un anno fa, progetto che prevedeva proprio campagne di pulizia dei SIC dai rifiuti e dagli inerti in particolare di plastica che devastano oramai permanentemente i nostri mari (Marine Litter) apprezzato dalla Regione Lazio, il cui Ufficio Tutela e Valorizzazione del Mare e delle Coste ne ha predisposto l’integrazione nei documenti ufficiali e l’allargamento a tutti i SIC del Lazio.

“La Città ( e chi la governa) – conclude la nota – deve capire che questo è un problema ma può essere anche una grande opportunità di rilancio, di visibilità, di promozione turistica, di rinascita economica e culturale. La competitività dei territori si gioca sulla qualità. E noi dobbiamo puntare alla qualità del nostro mare, delle nostre spiagge, del nostro pescato, della nostra offerta turistica e culturale con coraggio ed ambizione.”

(Il Faro on line)