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Elezioni, notte di passione a Fiumicino, è ballottaggio tra Montino e Baccini

11 giugno 2018 | 05:50
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Elezioni, notte di passione a Fiumicino, è ballottaggio tra Montino e Baccini

Due settimane di campagna elettorale per decidere chi andrà ad occupare il “terzo piano” di via Portuense.

Fiumicino – Una notte di passione, sia in senso politico sia di sofferenza. I dati si sono susseguiti in un flusso prima continuo, poi interrotto, poi ancora fluido. Nei seggi contestazioni, schede annullate, discussioni. Il voto disgiunto ha creato non pochi problemi, e c’è da credere che ci sarà qualche ricorso in preparazione. Ma alla fine le urne hanno dato il proprio verdetto: ballottaggio Montino-Baccini.

Dopo le prime sezioni scrutinate, nel comitato elettorale di Montino – dove era in vigore il comando del silenzio, nessuna dichiarazione ufficiale – c’è chi aveva iniziato ad accarezzare l’idea di una vittoria al primo turno. Montino ha preso subito il largo, forte di un Partito democratico che ha retto bene la competizione elettorale, ma non ce l’ha fatta ad accaparrarsi il 50%+1 dei voti a disposizione.

Astensionismo piuttosto alto: il dato definitivo dell’affluenza è del 55,73 %, quello del 2013 è del 63,51% . La scorsa tornata elettorale si votava anche di lunedì (26 e 27 maggio 2013), e all’inizio della settimana la percentuale salì di un altro 20% circa, fino ad arrivare al 63,51%. Dunque il dato totale vede una diminuzione piuttosto consistente dell’elettorato votante rispetto alle passate elezioni amministrative. Un dato da leggere con gli occhiali della storia: nel 2008 l’affluenza totale (su due giorni) fu addirittura dell’82,2%.

Elettori “distratti” sia al nord del comune (sotto le aspettative) sia nella zona di Parco Leonardo, forse complice la bella giornata di sole di una domenica di giugno.  Non sembra aver pesato più di tanto il cosiddetto “voto di opinione”, quello cioè spinto dai grandi temi nazionali e indirizzato verso i partiti. La squadra di William De Vecchis ha comunque fatto un’ottima performance, recuperando un bacino di voti decisamente importante.

Tanto importante che, se fosse stato sommato a quello di Baccini, avrebbe sovrastato il pacchetto del centrosinistra, senza comunque arrivare al fatidico 50%+1. Sotto tono il Movimento 5 Stelle, tornato più o meno ai livelli di 5 anni fa.

Ora dunque sarà ballottaggio, e bisognerà vedere cosa accadrà: dove voterà il popolo di centrodestra protagonista al primo turno di una diaspora? Cosa faranno gli elettori del Movimento 5 Stelle? Domande alle quali daremo una risposta il 24 giugno prossimo, al doppio turno, e sulle quali le azioni di “intelligence” politica dei due candidati in lizza si muoveranno. Da subito.

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