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IusArteLibriGustando: quando il fine giustifica i mezzi nel libro “L’ombra della colpa” di Alberto Pezzini

11 giugno 2018 | 14:37
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IusArteLibriGustando: quando il fine giustifica i mezzi nel libro “L’ombra della colpa” di Alberto Pezzini

L’avvocato ligure, nella veste di scrittore, ha presentato il suo ultimo romanzo legal.

Il Salotto giuridico IusArteLibri, ha ospitato l’avvocato ligure Alberto Pezzini, che nella veste di scrittore, ha presentato al Crowne Plaza St. Peter’s  agli amici e soci dell’Associazione IUSgustando, il suo ultimo libro legal, come ama definirlo lui, “L’ombra della colpa” (Historica Edizioni).

Muovendosi nel mondo della professione forense, l’autore mette a nudo le ansie e le paure con cui un avvocato lotta quotidianamente, in prossimità di una scadenza o la notte prima di una discussione. Ma il colpo di scena arriva quando l’avvocato Squinzati, viene nominato difensore di fiducia da un magistrato e successivamente indagato per favoreggiamento. Il rigore della legge cede dinanzi al ad un fine nobile: l’avvocato sceglie di commettere un reato pur di non abdicare alla sua umanità ed accetta tutte le conseguenze della sua scelta.

La domanda su cosa sia giusto fare in tali casi ha acceso il dibattito fra i relatori, gli avvocati Anna Sistopaoli, Agata Armanetti e i magistrati Giacomo Ebner e Angelo Martinelli ed innescato i tanti interventi dell’incuriosito pubblico. Apprezzati gli interventi degli avv. Massimiliano Bonifazi, Monica Schipani, Fabrizio Gizzi, Teresa Sotira e di Giorgio Lombardi autore della prefazione.

Un libro utile, anche per i non addetti ai lavori, a comprendere le ansie e le deformazioni psichiche della “vocazione a difendere”, ma anche IUSgustoso, come ha rilevato l’avv. Antonella Sotira, ideatrice del Premio IUSarte, perché ricco di spunti culinari.  Al pari del noto Commissario Montalbano, che amava pranzare in riva al mare e gustare i pasti preparati dalla sua cara Adelina, l’avvocato Squinzati viene viziato da Ottavio con la pasta fatta a mano e secondi di pesce. La cura di Ottavio rievoca il perduto amore paterno dell’autore. Anche l’innamoramento di Agata, la sua giovane collega di studio, riporta l’autore sui luoghi cari al padre e alla sua passione per la pesca.

Il romanzo concorre al Premio IusArte. Per il comitato di E-Lettori, composto da avvocati, magistrati ed altri professionisti, si avvicina il momento di designare i vincitori. Dopo l’ultimo saggio in concorso ““Isabella e Lucrezia, le due cognate: Donne di potere e di corte nell’Italia del Rinascimento” di Alessandra Necci, che verrà presentato a Roma il prossimo 19 giugno al Crowne Plaza St. Peter’s, i finalisti verranno svelati nel Salotto Amphisyano del prossimo 29 giugno a Roccella Jonica in Calabria. La finale si terrà a Pontremoli in concomitanza con il Premio Bancarella il 22 luglio. Ai vincitori verrà consegnata l’opera “Un ponte di Legalità” realizzata dallo scultore Francesco Misuraca.