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Ardea, apre il tour delle aree archeologiche

12 giugno 2018 | 17:56
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Ardea, apre il tour delle aree archeologiche

Alla ricerca della via sacra del mito di Enea e degli antichi Rutuli

Ardea – Alla ricerca della via sacra del mito di Enea e degli antichi Rutuli, di quel popolo che, secondo la leggenda, fu all’origine del mito di Roma. Si chiama “Come un archeologo” ed è il primo tour guidato (riservato nella sua prima giornata a media e a tour operator) creato dal Comune di Ardea e dall’associazione di promozione turistica e culturale “La Costa di Enea”, che con questo evento lancia l’escursione denominata appunto “La via Sacra”, che ha lo scopo di promuovere i territori che sono stati la culla di Roma. Si tratta di un’escursione di una giornata con accompagnatore che permetterà ai turisti in visita di conoscere i siti archeologici di Ardea.

L’escursione è inserita nel catalogo di viaggi “La Costa di Enea”, nato grazie ad un accordo tra l’associazione ed Estland tour operator, operatore con 30 anni di storia nel mondo del turismo.

L’iniziativa si terrà sabato prossimo, 16 giugno, con appuntamento alle 10 in piazza del popolo. La visita toccherà le aree archeologiche di Casarinaccio, Colle della Noce, Castrum Inui e l’Oratorio cristiano ipogeo. L’obiettivo è quello di testare il percorso archeologico e medievale (che viene aperto per la prima volta) per poi renderlo sempre più fruibile con le sue aperture.

“Abbiamo deciso di coinvolgere i tour operator, con l‘idea di aprire le porte delle nostre aree archeologiche con sempre maggior frequenza – spiega Sonia Modica, assessore ai Beni culturali e ambientali del Comune di Ardea – Ardea ha un passato straordinario che può essere valorizzato anche facendo sentire i turisti degli archeologi per un giorno”. Ad animare la visita, l’attore Marco Di Stefano e la danzatrice Tanya Khabarova che contribuiranno a una serie di iniziative teatrali e danzanti direttamente nelle aree. “Vogliamo rendere le aree luoghi attivi di cultura – ha aggiunto Modica – Per questo confidiamo in una grande partecipazione delle associazioni del territorio nella rinascita delle zone archeologiche del territorio”.