Franco Cecconi, il re dei security manager: “In discoteca e ai concerti dimenticate Romanzo criminale”

26 giugno 2018 | 18:54
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Esplode la stagione delle discoteche e dei concerti: la figura del buttafuori è superata da quella dei professionisti della sicurezza sussidiaria

Roma – “In discoteca ed ai concerti andateci per divertirvi, senza eccedere e senza prendere a modello Romanzo Criminale o Gomorra”. Parola di Franco Cecconi, ex buttafuori presidente dell’Associazione italiana sicurezza sussidiaria Aiss e titolare di un’agenzia nazionale di investigazione, sicurezza e tutela.

Finite le scuole, superati gli esami di maturità, aperto il periodo delle vacanze, esplode la voglia di discoteca, di concerti e di divertimento a tutto campo. L’esuberanza giovanile e, ancora più spesso,  l’abuso di sostanze, che siano alcoliche o stupefacenti, rappresentano elementi di turbativa che possono guastare le serate e rovinare le vacanze. Per questo motivo, nei luoghi di raduno dei giovani, la figura dell’addetto ai servizi di controllo, ovvero dell’operatore che monitora le situazioni negli spazi privati e pubblici a supporto ed in collaborazione con le forze dell’ordine, assume un ruolo primario. Quello che una volta si chiamava buttafuori, oggi è una figura professionale formata attraverso specifici corsi, regolamentata da leggi e da contratti di lavoro nazionali.

Uno dei massimi esponenti nazionali della materia è Franco Cecconi, romano di Ostia, Security manager laureato in Scienze della Sicurezza, presidente dell’associazione italiana sicurezza sussidiaria Aiss e titolare di un’agenzia di investigazione, sicurezza e tutela che ha filiali in tutta Italia. E’ lui che si è seduto al tavolo con l’allora ministro dell’Interno, Angelino Alfano, per la sottoscrizione del protocollo d’intesa in materia di locali pubblici e del pubblico intrattenimento. A lui si deve il varo del contratto collettivo di lavoro del settore che conta circa 200mila addetti, firmato come capofila con Federterziario e UGL.

Ci si augura sempre che non ci siano momenti di tensione o tumulti nelle occasioni di divertimento – sottolinea Cecconi – Nella fattispecie, parlando di discoteche, c’è la legge 94/09 cosiddetta Pacchetto sicurezza che riconosce la figura dell’addetto ai servizi di controllo e sono loro che devono adoperarsi perché questi tumulti e queste problematiche di sicurezza vengano gestiti all’interno dei locali. Riguardo ai concerti ed agli eventi , anche lì la figura dell’addetto ai servizi di controllo è determinante e ancor più importante è la circolare del prefetto Gabrielli vergata dopo gli episodi di piazza San Carlo a Torino. Questo lavoro fatto dal prefetto Capo della Polizia, si sta rivelando particolarmente utile perché spinge e costringe gli organizzatori degli eventi e dei concerti a strutturare un servizio di prevenzione e sicurezza finalmente adeguato alle esigenze della sicurezza e non alle esigenze economiche della struttura”.

Per molti gli addetti ai servizi di controllo restano i “buttafuori”: quanti sono in Italia e quale tipo di formazione professionale, se esiste, devono affrontare? “Il termine buttafuori è un termine antiquato e sorpassato – risponde Franco Cecconi – perché  quella figura che aveva una formazione empirica, non strutturata e soprattutto non uguale per tutti, oggi è una figura riconosciuta dalla legge 94/09 e affronta un percorso formativo di 90 ore delle quali 30 sono l’area giuridica, 30 l’area psicologico-sociale e 30 è l’area tecnica che verte sull’antincendio e sul primo soccorso. Una stima approssimativa valuta in circa 200mila gli operatori del settore”.

Quale invito fa ai giovani affinchè sia un estate di sano divertimento, che sia in discoteca, agli eventi straordinari o ai concerti? “Divertitevi  senza eccedere, divertitevi senza abusare di alcol, divertitevi senza droga perché la droga non serve – dichiara Cecconi – E soprattutto, tenete a mente che tutto quello che vedete in televisione è solo televisione, quello che vedete al cinema è cinema. Romanzo criminale non esiste, Gomorra non esiste, o almeno non dovrebbero esistere. Questo atteggiamento, questo lassismo dei costumi sociali porta soltanto a degenerare. Pertanto, divertitevi comportandovi civilmente”.