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Il lavoro non è a ‘regola d’arte’, muratori sequestrano l’imbianchino per essere risarciti

27 giugno 2018 | 20:05
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Il lavoro non è a ‘regola d’arte’, muratori sequestrano l’imbianchino per essere risarciti

L’imbianchino sarebbe stato sequestrato e trattenuto come “ostaggio” sotto minaccia di una pistola.

Anzio – Nella tarda mattinata di ieri, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Anzio hanno arrestato due italiani, un 43enne di Aprilia ed un 36enne di Ardea, accusati di sequestro di persona ed estorsione in concorso.

I due sono stati individuati presso un’abitazione di Lavinio, ove nei giorni scorsi avevano svolto dei lavori di muratura, coadiuvati da un imbianchino di Fiano Romano, che – però – a loro avviso non avrebbe svolto il suo lavoro a regola d’arte.

Incontratisi ieri mattina presso la stessa abitazione per chiarire la vicenda, ne sarebbe nata una discussione animata, nel corso della quale l’imbianchino sarebbe stato sequestrato e trattenuto come “ostaggio” sotto minaccia di una pistola – poi rivelatasi una scacciacani – nell’attesa che suo fratello, che lo aveva accompagnato a Lavinio, si procurasse una somma ritenuta congrua a “risarcire” la cattiva esecuzione dei lavori.

Ma il fratello della vittima ha deciso di reagire chiamando i Carabinieri, che sono intervenuti in forze ed hanno liberato l’imbianchino, arrestando i due aguzzini e sequestrando – oltre alla pistola scacciacani – anche uno sfollagente telescopico, anch’esso utilizzato per le minacce.

I due sono stati tradotti nel carcere di Velletri e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.