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Santa Marinella, Tidei ‘Il dissesto sembra inevitabile’

27 giugno 2018 | 10:37
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Santa Marinella, Tidei ‘Il dissesto sembra inevitabile’

Il neo-Sindaco: “Questa l’eredità che ha lasciato Bacheca”

Santa Marinella – “Nessuna novità all’orizzonte; la nostra amministrazione comunale, proclamata ieri mattina, si troverà davanti la difficilissima situazione finanziaria nella quella l’amministrazione che mi ha preceduto ha lasciato al Città” – lo afferma in una nota Pietro Tidei, sindaco di Santa Marinella.

“Dopo mesi di giravolte il Commissario straordinario del Comune Enza Caporale mi ha consegnato la relazione dei funzionari ai quali aveva affidato l’incarico di trovare una strada percorribile e sana per evitare scelte drammatiche alla nuova amministrazione comunale, la nostra, e ricadute generali sulla società cittadina.

La relazione è chiarissima. La via della dichiarazione di predissesto è impercorribile. “Tale squilibrio è di portata tale che sembrano precluse le possibilità di portare in equilibrio il bilancio di previsione anche laddove l’Ente aumentasse le aliquote e le tariffe dei tributi” recita appunto la relazione che sottolinea anche come pur accedendo al fondo di rotazione questo ripianerebbe solo le passività del bilancio senza procurare le risorse necessarie alle normali attività.

La relazione si conclude con una frase lapidaria, dove si legge che “gli scriventi ritengono che debbano essere valutate dall’organo di revisione le eventuali residue possibilità di ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale a fronte delle più evidenti considerazioni a sostegno della dichiarazione di dissesto finanziario”.

Quindi il giorno della sua uscita di scena la dottoressa Caporale cala l’asso sul tavolo e si lava le mani lasciando la Città ai suoi problemi. La nostra amministrazione sarà costretta quindi, con ogni probabilità a partire dal prossimo mese, a dichiarare il dissesto finanziario del Comune di Santa Marinella, una bancarotta della quale dovremo ringraziare sentitamente il sindaco Roberto Bacheca e la sua congrega. Una pesantissima eredità che ci viene lasciata e che di fatto condizionerà l’azione di risanamento che abbiamo programmato, legandoci le mani”.