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Maryland, sparatoria nella sede del Capital Gazette: almeno 5 morti

29 giugno 2018 | 01:07
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Maryland, sparatoria nella sede del Capital Gazette: almeno 5 morti

Arrestato un sospettato, al momento sotto interrogatorio dai detective. Su Twitter il cordoglio del Presidente Donald Trump

Annapolis –  Pomeriggio di sangue ad Annapolis, cittadina del Maryland dove ha sede il giornale Capital Gazette, un’importante pubblicazione locale fondata nel 1884 e di proprietà del gruppo che pubblica il Baltimore Sun.

E’ stato proprio il Baltimore Sun a dare sul suo sito la notizia di una sparatoria, avvenuta nella strada antistante la redazione del quotidiano locale.

L’emittente Foxnews, citando informazioni diffuse dall’ufficio dello sceriffo, ha riportato che una persona è stata fermata, ma non è esclusa la presenza di complici armati nell’area.

Sul posto, oltre alla polizia, sono intervenuti anche gli uomini dell’Fbi, allertati anche da un tweet di una stagista che, durante la sparatoria, ha chiesto aiuto sui social. L’edificio è stato evacuato ma continuano le verifiche delle forze dell’ordine.

La sparatoria

A raccontare l’accaduto è uno dei giornalisti del Capital Gazette, sopravvissuto all’attacco. Phil Davis ha affidato a Twitter il racconto dettagliato dell’assalto alla sede alla sua redazione. “Twitterò quello che posso mentre vengo interrogato dalla polizia”, ha scritto.

Non c’è nulla di più terrificante che sentire più persone venire colpite mentre si è sotto la propria scrivania e poi sentire lo sparatore ricaricare“.

E aggiunge: “Un uomo armato ha sparato attraverso la porta a vetri dell’ufficio e ha aperto il fuoco verso diversi dipendenti. Non posso dire molto di più e non voglio dichiarare nessun morto, ma è terribile“.

There is nothing more terrifying than hearing multiple people get shot while you’re under your desk and then hear the gunman reload

— Phil Davis (@PhilDavis_CG) 28 giugno 2018

Le indagini

“Sappiamo di cinque morti, ci sono molte altre persone gravemente ferite e avremo maggiori informazioni per voi nel prossimo briefing”, ha detto ai giornalisti il capo della polizia di Anne Arundel, Bill Krampf.

Nel frattempo, la polizia ha arrestato un sospettato che, al momento, ha dichiarato Steve Schuhn, dirigente della contea, “viene interrogato dai detective”.

Le forze dell’ordine hanno anche fatto sapere che l’autore della sparatoria ha utilizzato un fucile. Tuttavia, non è al momento chiaro se abbia usato anche altre armi.

In seguito a quanto accaduto ad Annapolis, il dipartimento di polizia di New York ha dispiegato i suoi agenti negli edifici che ospitano le principali testate giornalistiche della città.

Lo ha confermato un portavoce della polizia di New York, precisando che si tratta di una misura precauzionale. La Cnn ha riferito che l’attentatore di Annapolis, tratto in arresto, indossava qualcosa che potrebbe essere stato esplosivo.

Il cordoglio di Trump

Il Cordoglio per le vittime della sparatoria al quotidiano Capital Gazzette è stato espresso dal presidente americano Donald Trump su Twitter.

“Prima di partire dal Wisconsin, sono stato informato sulla fucilazione alla Capital Gazzette di Annapolis, Maryland. I miei pensieri e le mie preghiere sono con le vittime e le loro famiglie. Grazie a tutti i primi soccorritori che sono attualmente sulla scena”.

Prior to departing Wisconsin, I was briefed on the shooting at Capital Gazette in Annapolis, Maryland. My thoughts and prayers are with the victims and their families. Thank you to all of the First Responders who are currently on the scene.

— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 28 giugno 2018

Il Capital Gazzette

Il Capital Gazette, teatro della sparatoria in redazione con morti e feriti, è uno dei più antichi giornali d’America. Acquistato quattro anni fa dal Baltimore Sun, copre storicamente la zona di Annapolis, la capitale del Maryland con una tiratura stimata nel 2013 a 30 mila copie.

Le origini sono nella Maryland Gazette, fondata nel 1727 dal giornalista britannico William Parks e che quaranta anni dopo ebbe in Anne Catharine Greene la prima editore donna di un giornale negli Usa.

Dagli anni Sessanta fino al 2006 era stato al timone dell’azienda editoriale che includeva anche il magazine Washingtonian il diplomatico e filantropo Philip Merrill. Merrill aveva resuscitato la moribonda Gazette facendone aumentare la distribuzione da 13 mila a oltre 47 mila copie puntando soprattutto sulla cronaca locale.

Ex assistente segretario generale della Nato, Merrill fu trovato morto il 21 giugno 2006 nella baia di Cheasapeake dopo una gita solitaria in barca a vela durante la quale si era apparentemente sparato un colpo di pistola alla testa. All’epoca il suicidio aveva evocato altre morti misteriose nelle acque della baia tra cui quella negli anni Novanta dell’ex capo della Cia, Bill Colby.

(Il Faro online)