controlli |
Cronaca Locale
/

Gaeta, oltre cento nasse nell’Area marina del Parco Regionale Riviera d’Ulisse

2 luglio 2018 | 17:57
Share0
Gaeta, oltre cento nasse nell’Area marina del Parco Regionale Riviera d’Ulisse

Nel pomeriggio di ieri i militari della Guardia Costiera sono stati impegnati nelle ricerche di un sub dato per disperso.

Gaeta – Nel corso del primo weekend di luglio, intensa è stata l’attività sul fronte ambientale che ha consentito alla Guardia Costiera di individuare nell’Area marina del Parco Regionale Riviera d’Ulisse di Monte Orlando, la presenza di oltre cento nasse in violazione delle norme che tutelano quell’area di particolare pregio ambientale.

Tale attività di vigilanza ambientale da parte della Guardia Costiera di Gaeta, finalizzata a garantire l’esercizio delle attività di pesca in conformità alle vigenti norme di settore, è terminata con il sequestro da parte dei militari del  Battello GC B94 degli attrezzi di pesca, che costituivano vere trappole per le molteplici specie ittiche, anche di pregio, che popolano l’ecosistema marino del Parco.

Gli strumenti, abusivamente posizionati, erano infatti disposti lungo una linea di circa mezzo chilometro e collegati con una cima alle cui estremità si trovavano rudimentali galleggianti volti ad agevolarne il recupero e renderne difficile l’individuazione da parte degli organi di controllo.

I militari della Guardia Costiera, a seguito delle operazioni di recupero, hanno rinvenuto in alcune delle trappole del pescato che, ancora vivo, è stato liberato in mare.

Nel pomeriggio di ieri poi i militari della Guardia Costiera sono stati impegnati nelle ricerche di un sub che era stato dato per disperso dai compagni di immersione nei pressi del campo di mitilicoltura della Rada di Gaeta.

A seguito quindi della segnalazione pervenuta alla sala operativa sul numero di emergenza in mare 1530, inerente la scomparsa di un pescatore subacqueo, sono state inviate sul posto l’unità di soccorso CP856 ed il battello B94 per le operazioni di ricerca. Le ricerche dei mezzi navali della Guardia Costiera di Gaeta consentivano l’individuazione del sub.

Il presunto sub scomparso era però in realtà, intento ad effettuare attività di pesca subacquea all’interno dell’impianto di mitilicoltura, attività vietata dall’Ordinanza 135/07 della Capitaneria di Porto di Gaeta. Pertanto i militari, dopo essersi sincerati sull’ottimo stato di salute del sub, presunto disperso, procedevano ad elevare, a carico dell’uomo di anni 33, residente nella provincia di Napoli, un verbale amministrativo di € 2.000 per aver svolto pesca sportiva in zona non consentita. Il prodotto ittico pescato ( circa 4 Kg) e l’attrezzatura da pesca veniva posta sotto sequestro.