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iTPC, una app dei carabinieri per scovare opere d’arte trafugate

6 luglio 2018 | 18:52
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iTPC, una app dei carabinieri per scovare opere d’arte trafugate

Consente al cittadino di scegliere un’immagine e di riconoscere, in tempo reale, pregevoli opere d’arte trafugate, attraverso la comparazione di immagini

Roma – Una app dei carabinieri per scovare opere d’arte trafugate. “Un’applicazione gratuita che si può scaricare dal sito dei carabinieri – ha spiegato il generale Fabrizio Parrulli comandante dei carabinieri tutela patrimonio culturale- con essa si possono controllare se un reperto, un quadro o altro sono inserite tra le opere rubate. È possibile anche inviare una foto e ricevere risposta nel giro di pochi minuti”.

Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, in collaborazione con la “Reply S.p.a”, ha ideato e sviluppato l’applicazione “iTPC”, mai realizzata da un Reparto Speciale dell’Arma dei Carabinieri.

itcp

A fronte dell’alta diffusione di questi dispositivi (il 60 % degli italiani possiede un telefono o un tablet di ultima generazione), il settore dei dispositivi personali mobili è certamente un importante canale di comunicazione.

Quest’applicazione è pensata e creata per il cittadino: rende fruibili i contenuti di grande interesse culturale, sui dispositivi mobili attualmente più diffusi. L’app rappresenta una novità assoluta in quanto è possibile dare il proprio contributo nella lotta ai reati ai danni del patrimonio culturale e supporta l’attività investigativa dei Carabinieri del TPC,tesa al recupero delle opere d’arte perdute.

“Collegati all’app -ha continuato il generale Parrulli – consente la consultazione dei bollettini delle opere d’arte trafugate. Questi sono un valido strumento per contrastare il traffico illecito di opere d’arte”. La funzionalità, sviluppata in “iTPC”, consente di ricercare informazioni sulle opere d’arte contenute.

La funzione di ricerca visuale infatti consente al cittadino di scegliere un’immagine e di riconoscere, in tempo reale, pregevoli opere d’arte trafugate, attraverso la  comparazione di immagini con quelle contenute in un archivio informatico dedicato. Un’altra opzione è la creazione del Documento dell’opera d’arte (Object ID). L’Object ID è una “carta d’identità” del bene, custodita dal legittimo proprietario.

Questa funzionalità di “iTPC” permette di acquisire con facilità le informazioni su come contattare o raggiungere la sede TPC, geo-localizzata come più vicina.

(nella foto il sottosegretario ai beni culturali Gianluca Vacca e il generale Fabrizio Parrulli)