Il Papa: “Né manager onnipotenti o divi in tournée, i veri missionari hanno il volto della sobrietà”

15 luglio 2018 | 12:55
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Il Papa: “Né manager onnipotenti o divi in tournée, i veri missionari hanno il volto della sobrietà”

Il Pontefice: “Lo stile del missionario è, per così dire, un volto, che consiste nella povertà dei mezzi. Il suo equipaggiamento risponde a un criterio di sobrietà”

Città del Vaticano – Lo stile del missionario nella Chiesa deve richiamare la “povertà dei mezzi”, la “sobrietà”. Lo ha detto Papa Francesco all’Angelus sottolineando che Dio vuole coloro che evangelizzano “liberi e leggeri, senza appoggi e senza favori, sicuri solo dell’amore di Lui che li invia, forti solo della sua parola che vanno ad annunciare. Il bastone e i sandali sono la dotazione dei pellegrini, perché tali sono i messaggeri del regno di Dio, non manager onnipotenti, non funzionari inamovibili, non divi in tournée“.

“E a questo ‘volto’ appartiene anche il modo in cui viene accolto il messaggio: può infatti accadere di non essere accolti o ascoltati. Anche questo è povertà: l’esperienza del fallimento. La vicenda di Gesù, che fu rifiutato e crocifisso, prefigura il destino del suo messaggero. E solo se siamo uniti a Lui, morto e risorto, riusciamo a trovare il coraggio dell’evangelizzazione”, ha aggiunto Francesco.

Anche noi, e non solo i sacerdoti, ma tutti i battezzati“, ha detto il Pontefice, siamo “chiamati a testimoniare, nei vari ambienti di vita, il Vangelo di Cristo. E anche per noi questa missione è autentica solo a partire dal suo centro immutabile che è Gesù. Non è un’iniziativa dei singoli fedeli né dei gruppi e nemmeno delle grandi aggregazioni, ma è la missione della Chiesa inseparabilmente unita al suo Signore. Nessun cristiano annuncia il Vangelo ‘in proprio’ – ha sottolineato il pontefice -, ma solo inviato dalla Chiesa che ha ricevuto il mandato da Cristo stesso”.

Il Papa ha evidenziato che è “il battesimo che ci rende missionari: un battezzato che non senta il bisogno di annunciare il Vangelo, di annunciare Gesù, non è un buon cristiano“. Poi richiamando allo stile della sobrietà che deve contraddistinguere chi evangelizza, Papa Francesco ha concluso: “Pensiamo per esempio a questa diocesi di cui sono vescovo, pensiamo a santi” come San Filippo Neri, Sant’Alessio, Santa Francesca Romana, ha citato tra gli esempi, “non erano funzionari o imprenditori ma umili lavoratori del Regno“.

(Il Faro online)