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“Ok” del Viminale, a Pozzallo sbarcano 450 migranti: saranno smistati nei Paesi dell’Ue

Su Facebook esulta il Ministro dell'Interno, Matteo Salvini: "E' una vittoria politica"

Pozzallo - E' arrivata in tarda serata dal Viminale l'autorizzazione per lo sbarco a Pozzallo di tutti i migranti ancora presenti a bordo della nave della Gdf e di quella di Frontex che erano ferme da ieri in rada.

In questo modo tutti i circa 450 profughi potranno scendere a terra, in attesa di essere smistati nei Paesi della Ue che hanno dato la loro disponibilità ad accoglierne una parte. "E' una vittoria politica", ha commentato il ministro dell'interno, Matteo Salvini.

Fino alla decisione del Viminale, il pattugliatore della Finanza Monte Sperone e la Protector di Frontex erano rimasti ormeggiati nelle acque di Pozzallo in attesa di nuove disposizioni dopo che era stato consentito lo sbarco a donne e bambini, insieme a chi aveva bisogno di assistenza medica e ad alcuni uomini, per evitare che le famiglie venissero divise.

Una decisione, quella di far scendere donne e bambini, presa dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, affermano fonti di Palazzo Chigi, nelle ore in cui raccoglieva la disponibilità di Spagna e Portogallo ad accogliere altri migranti.

La Guardia Costiera - ma i numeri potrebbero essere non definitivi - parla di 43 donne e 14 minori in salvo a terra. Oltre ai profughi fatti scendere perché in condizioni di salute precarie: solo oggi sono stati sette, tutti portati all'ospedale di Modica. Due donne incinte, una con problemi cardiaci, sbarcata su una barella, l'altra con gravissimi problemi di denutrizione e loro i due bambini sono arrivati nel tardo pomeriggio. Una giovane con i figli ieri mattina.

L'attesa si è prolungata, invece, per i compagni di viaggio. Sulla Monte Sperone e sulla Protector la Finanza ha portato, oltre a mascherine e vestiti, scorte di viveri che dovrebbero essere sufficienti per almeno 24 ore. Ad attendere i profughi fatti scendere dalle due navi i medici dell'Asp Ragusa, i medici marittimi e i sanitari dell'Usmaf per la prima assistenza. Chi è in buone condizioni di salute sarà portato all'hot spot di Pozzallo.

"A bordo ci sono persone, non merci", aveva detto in mattinata il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna che si è più volte offerto di accogliere i migranti. "C'è preoccupazione per l'incertezza sulla situazione di chi resta sulle navi ed anche la nostra consolidata capacità organizzativa è messa a dura prova", ha spiegato.

"Le situazioni createsi precedentemente erano diverse - ha detto Ammatuna - perché maggiormente programmabili. Arrivano indicazioni di approntare in tempi ristrettissimi forniture di viveri e medicinali, ma vorremmo capire come procedere nella maniera più corretta possibile". "Ho anche avuto un contatto con il capo di Gabinetto del Ministro degli Interni, il prefetto Piantedosi, per concordare un incontro a Roma - continua il sindaco - ed ho avuto rassicurazioni che il Ministro segue con attenzione le esigenze della città ed ha delle proposte da sottoporci".

Intanto un gruppo di operatori della Chiesa, 110 al momento, hanno firmato un appello alla Cei contro "una sempre più dilagante cultura del rifiuto, paura degli stranieri, razzismo, xenofobia; cultura avallata e diffusa persino da rappresentanti di istituzioni".

"Sono diversi -scrivono- a pensare che è possibile essere cristiani e, al tempo stesso, rifiutare o maltrattare gli immigrati": "un vostro intervento", "in sintonia con il magistero di Papa Francesco", "potrebbe dissipare i dubbi e a chiarire da che parte il cristiano deve essere, sempre e comunque".

(Fonte: Ansa)