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Scherma, la delegazione si è presentata alla stampa: “In pedana per onorare l’Italia”

19 luglio 2018 | 15:50
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Scherma, la delegazione si è presentata alla stampa: “In pedana per onorare l’Italia”

E’ corale l’obiettivo del clan azzurro. Gli azzurri già in pedana in queste ore. Montano, Fiamingo e Santucci approdano al main draw. Si attende un pieno bottino di medaglie

Il Faro on line – L’Italscherma e’ pronta ad un’altra battaglia, quella per un posto al sole ai Mondiali di Wixu, in Cina.

Da questo giovedì, con i gironi preliminari, si comincia a fare sul serio e, come vuole la tradizione, la squadra azzurra parte automaticamente, per dirla con il presidente della Fis Giorgio Scarso: “Tra le favorite per il medagliere finale”.

Una rassegna iridata, come ricorda il capo-delegazione e vice-presidente federale Paolo Azzi: “Di metà quadriennio olimpico. Il prossimo Mondiale, a Budapest, sarà di qualificazione a Tokyo2020 ma anche questo è fondamentale prendere posizione dopo un Europeo che, come sapevamo, non abbiamo affrontato al top. Siamo l’Italia e ci presentiamo qui con ambizioni importanti in tutte le specialità”.

La Federscherma non ha tralasciato alcun aspetto, nemmeno di tipo ‘culinario‘: “Abbiamo integrato la delegazione con un cuoco (Giovanni Vallario, ndr) che assiste la squadra italiana da Sydney2000 – ricorda il segretario generale Fis, Marco Cannella – ringraziamo il Coni per avere a disposizione uno chef che permette ai nostri un’alimentazione corretta e fa sentire i nostri, psicologicamente, a casa loro”.

Ad affrontare il capitolo tecnico sono ovviamente i tre ct. A cominciare da quello della spada, Sandro Cuomo, che esordirà supportando Santuccio e Fiamingo nelle qualificazioni e che, sempre al femminile, potra’ contare sulla numero uno del ranking, Mara Navarria, oltre a Giulia Rizzi e ad Alice Clerici per la gara a squadre. “E’ da sottolineare anche il rientro di Pizzo, che ha saltato anche gli Europei per l’operazione al gomito e scalpita. Ha recuperato al meglio e il test ai Giochi del Mediterraneo gli e’ servito per rientrare in clima gara ed allenarsi con ancor più impegno. Vedremo come risponderà in gara”.

Tra gli uomini, c’e’ curiosità per Enrico Garozzo, chiamato ad un acuto dopo qualche delusione: “Si era messo in testa di non arrivare più a certi livelli. Dopo il suo Europeo mi ha anche chiesto se lo avrei convocato per i Mondiali, gli ho riso in faccia…”. Ha proseguito Cuomo. E poi occhio a Santarelli e Fichera che “possono fare qualsiasi cosa”.

“Stanno tutti bene”. E’ il motto del ct della sciabola, Giovanni Sirovich, che domani sarà all’angolo di un campione come Aldo Montano, costretto ai preliminari: “Ha un livello invidiabile anche per un ragazzino, e’ il nostro capitano-giocatore, e’ nei quattro per merito, non per lignaggio. Alle volte ha difficoltà nell’esprimersi ma resta nel gotha della scherma mondiale”. Infine parla il ct del fioretto, Andrea Cipressa, che sottolinea come la sua arma non sia da considerare “il bancomat dello sport italiano“: “Siamo i campioni in carica mondiali con le due squadre, è una ‘croce’ che ci portiamo dietro ma nei fatti dimostriamo di essere i più forti. Si parlava di un Dream Team in crisi, le ragazze c’erano rimaste male e hanno risposto vincendo un Europeo più col cuore che con la tecnica. Il fioretto sa vincere quando bisogna vincere”.

Il presidente della Fis Giorgio Scarso chiosa complimentandosi per il lavoro svolto dai tre ct e ricordando come sia sempre più difficile mantenere alti gli standard: “Non e’ più uno sport, come diceva qualche ‘maligno’ anni fa, “per quattro amici al bar”. Sono ormai 156 le federazioni affiliate alla Fie e l’appetito dei comitati olimpici aumenta dopo il successo della scherma e del presidente del Cio Bach di portare a Tokyo il programma completo con le sei discipline. Questo Mondiale – continua a chiarire Scarso – non avrà il valore di quello di Budapest ma è comunque delicato per la conquista della pole position in vista delle qualificazioni olimpiche. Aspettarsi risultati sempre maggiori e’ difficile ma confermare la posizione e’ un obbligo: la nostra federazione non improvvisa, cambiano gli avversari ma l’Italia e’ sempre tra le migliori”.

Foto : Augusto Bizzi