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Europei di pallanuoto, questa sera il Settebello tenta la finale, la Spagna prima della gara per l’oro

26 luglio 2018 | 12:38
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Europei di pallanuoto, questa sera il Settebello tenta la finale, la Spagna prima della gara per l’oro

Un’affascinante location piena di ricordi. A Barcellona, Campagna vinse le Olimpiadi. Da allenatore incontra di nuovo la Spagna, però all’Europeo e dopo il 2016. Gli azzurri sognano la finale. Tutti in piscina con l’Italia

Il Faro on line – Nove agosto 1992. Parco Olimpico del Montjuïc, Barcellona. È la giornata conclusiva dei Giochi della XXV Olimpiade, tutti gli spagnoli reclamano la proverbiale chiusura in bellezza della rassegna a cinque cerchi più trionfale della storia iberica.

Tra i diciottomila spettatori accorsi sul promontorio che sorveglia la costa, ci sono anche Re Juan Carlos e il Principe Felipe, fiduciosi di assistere al “partido perfecto” delle furie rosse guidate dal fuoriclasse assoluto Manuel Estiarte, catalano, ex giocatore di Pescara e Savona, e dal compagno di attacco di Miki Oca, cittì dell’attuale nazionale femminile.

Al cospetto di una nazionale già fortissima c’è l’Italia di Ratko Rudic. C’è Sandro Campagna, cittì del Settebello. C’è il mancino Amedeo Pomilio, suo assistente. La partita è un lungo brivido che si risolve al sesto tempo supplementare. Ferretti prende fallo, Campagna vede con la coda dell’occhio Gandolfi, ottimamente smarcatosi sulla sinistra: palla sotto le braccia del portiere. 9-8 fatal. L’Italia conquista il terzo titolo olimpico, a 32 anni di distanza dal successo di Roma ‘60 e si prende la medaglia d’oro dalle mani del re.

Sono passati 26 anni. Non sarà la finale olimpica, ma è sentita e sarà vissuta ancora con quell’eco di rivincita. Stasera alle 22 in diretta su Rai Sport HD (l’altra semifinale Croazia-Serbia alle 20.30), il Settebello proverà ad avvicinare il titolo che manca dall’edizione di Vienna 1995. La Spagna non ha mai vinto la rassegna continentale (un argento e tre bronzi) pur avendo conquistato un oro (Atlanta 1996) ed un argento olimpico e due ori, tre argenti ed un bronzo mondiale, e non entrava tra le prime quattro di un grande trofeo dai mondiali di Roma ’09.

L’ultima sfida alla Picornell risale ai quarti di finale dei Mondiali 2013, quando gli azzurri batterono gli iberici 4-3 con doppietta di capitan Figlioli. Questa è un’altra Spagna che di quella sfida mantiene quattro giocatori come Lopez Pinedo, Munarriz, Minguell, Perrone, mentre Molina ha cambianto calottina. L’Italia ripresenta tre azzurri: Gallo, Del Lungo e Figlioli.

La Spagna arriva al confronto con un tris e un pareggio: 21-4 a Malta, 7-4 alla Francia, 7-7 col Montenegro, 10-6 alla Grecia. L’impatto offensivo è di 47 reti su 116 conclusioni (38%), mentre in difesa chiude 71 azioni su 92 (subisce col 28% dei tiri e 21 reti totali). Il miglior marcatore è il centroboa Tahull con nove gol.

Rispondono gli azzurri con la miglior difesa del torneo (10 reti subite e il 90% di efficienza – un gol preso ogni dieci attacchi), e il terzo miglior attacco dietro Croazia e Grecia, con 51 reti e il 42% di realizzazione.

Agli ultimi due incontri sono legate due sconfitte: lo scorso 29 giugno ai Giochi del Mediterraneo a Tarragona per 7-6, nelle finals d’Europa Cup di Rijeka del 5 maggio per 11-4 nella prima partita di un torneo terminato col bronzo degli azzurri e l’argento della Spagna battuta in finale dalla Croazia.

L’ultimo precedente europeo risale all’edizione 2016 di Belgrado, quando gli azzurri persero la finale per il quinto posto 8-7. Pochi mesi dopo la rivincita all’Olimpiade per 9-8 all’esordio al Maria Lenk di Rio de Janeiro per un cammino concluso col bronzo. Sotto di due reti a metà quarto tempo (8-6), con Aicardi (sospetta frattura al setto nasale) e Velotto infortunati, Nora, Gitto e Bodegas fuori per limite di falli, l’Italia segna tre reti in un minuto e 25 secondi recuperando lo svantaggio e andando a vincere grazie ad una rete di Christian Presciutti. Decisivo l’ingresso all’inizio del terzo tempo del portiere Del Lungo, che ipnotizzò Molina sul rigore del possibile 9-8 iberico e sventò le ultime due conclusioni con l’uomo in più degli spagnoli.

Foto Andrea Staccioli (insidefoto.com – deepbluemedia.com)

Fonte : Federnuoto.it