I chierichetti del Papa ospiti degli stabilimenti di Ostia

2 agosto 2018 | 16:42
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Operazione accoglienza della Federbalneari: oltre 5mila chierichetti del raduno europeo invadono Ostia. Disdegnate le spiagge libere prive di ombrelloni e lettini

Ostia – I chierichetti del Papa hanno scoperto che Roma ha il mare. E lo hanno invaso stamattina trovando ospitalità in una ventina di stabilimenti balneari. Al prezzo simbolico di un euro circa 5mila ragazzi, quasi esclusivamente tedeschi, hanno potuto passare mezza giornata sulla spiaggia, sui lettini e sotto gli ombrelloni messi a disposizione dagli associati della Federbalneari.

Dal 30 luglio fino al 30 agosto circa 60 mila chierichetti, tra i 13 e i 23 anni, provenienti dalla Germania e da altri 18 Paesi, sono a Roma per incontrare Papa Francesco. Provengono da Antigua e Barbuda, Belgio, Germania, Francia, Gran Bretagna, Croazia, Lussemburgo, Austria, Portogallo, Romania, Russia, Svizzera, Serbia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ucraina, Ungheria e gli Stati Uniti. La Germania è il Paese protagonista dell’evento, con i suoi 50mila chierichetti.

Questa folla di giovanissimi alternerà momenti di preghiera, di liturgia, di incontri spirituali (diverse chiese di Roma avranno le porte aperte) ma anche appuntamenti di svago. E tra questi anche il mare. Molti di loro non sapevano neanche che Roma è una città di mare e scoprirlo stamattina è stata una grande sorpresa.

La Federbalneari ha lavorato a questa Operazione accoglienza offrendo un’opportunità di relax e divertimento in venti stabilimenti di associati. Qui i chierichetti hanno potuto usufruire dei servizi e delle attrezzature balneari come lettini e ombrelloni al prezzo simbolico di un euro. Molti hanno anche pranzato in riva al mare. A tutti è stato distribuito il pieghevole in lingua “Roma beach” nel quale sono illustrate le attrattive turistiche del mare di Roma.

Un centinaio di pullman con targa straniera ha colorato il lungomare offrendo un tocco di internazionalità inedito al litorale romano.

Una nota dolente riguarda il malcontento diffuso tra diversi accompagnatori. Anche volendo, l’indisponibilità sulle spiagge libere di servizi igienici adeguati e la impossibilità di poter affittare lettini ed ombrelloni ha reso proibitivo scegliere gli arenili pubblici.