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89 azzurri per gli Europei, questa mattina in volo verso Berlino, Giomi: “Grazie ai risultati, giuste aspettative”

4 agosto 2018 | 06:00
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89 azzurri per gli Europei, questa mattina in volo verso Berlino, Giomi: “Grazie ai risultati, giuste aspettative”

Da Birmingham, tanta gloria azzurra, passando anche per la Cina con la marcia. Poi i risultati individuali della Vallortigara e di Tortu. Comincia sotto una buona stella l’avventura della truppa tricolore dell’atletica leggera. Le medaglie sono possibili

Il Faro on line – Pronti, carichi, affiatati. Dal Centro di Preparazione Olimpica Acqua AcetosaGiulio Onesti” si alza l’urlo della squadra azzurra che oggi decollerà per i Campionati Europei di Berlino (6-12 agosto).

Il presidente della Fidal Alfio Giomi ha salutato gli azzurri in partenza per la capitale tedesca, alla presenza del presidente onorario della Fidal Gianni Gola, dei vicepresidenti Vincenzo Parrinello e Ida Nicolini che saranno alla guida della delegazione, del presidente Coni Servizi e commissario straordinario FIGC Roberto Fabbricini e dell’Head of Communication di Fastweb, Luca Pacitto.

La Bella Stagione – Il presidente Alfio Giomi, di fronte a una folta platea di giornalisti a testimonianza dell’interesse suscitato in questo periodo dal movimento azzurro, ha sottolineato il momento di profondo entusiasmo che sta vivendo l’atletica italiana. “Ci attende un esame e lo dobbiamo superare, ma quello che abbiamo fatto fin qui resta. Arriviamo a Berlino in un momento definito primavera o rinascimento – afferma Giomi – ed è grazie ai vostri risultati che possiamo pensare di affrontare gli Europei con le giuste aspettative. L’anno è iniziato bene ai Mondiali indoor di Birmingham, poi in Cina con la marcia abbiamo raggiunto un risultato storico e ringrazio il presidente della Camera Roberto Fico perché ha capito l’importanza e ci ha ricevuto a Montecitorio. Poi Madrid: il 9.99 di Tortu ha stappato la bottiglia. E a seguire gli splendidi risultati giovanili che mi sono goduto in prima persona: penso a quello che è accaduto a Tampere, dove la 4×400 ha battuto gli Usa che avevano vinto 15 volte. Infine, Elena Vallortigara: un’atleta che ha attraversato momenti difficili e che invece ha pensato di salire così in alto. E a proposito di salto, lasciatemi fare un applauso a Sara Simeoni per i 40 anni che ricorrono domani del suo 2,01, storico record del mondo”.

Matricole – Emozionante il giuramento delle dieci matricole che vivranno la prima esperienza con la maglia della nazionale maggiore. A fare da “gran cerimoniere”, il capitano Fabrizio Donato insieme alla due volte campionessa europea dei 400 Libania Grenot. Dal presidente Giomi, affiancato dal direttore tecnico dell’Alto Livello Elio Locatelli e dal DT delle squadre giovanili e allo Sviluppo Stefano Baldini, l’incoraggiamento per un europeo pieno di soddisfazioni: “Mai abbiamo visto così tante matricole da festeggiare. E rivolgendomi a tutti dico che avete lavorato bene e siete pronti. Alla domanda… quante medaglie vinceremo? Rispondo che ognuno deve vincere la propria, che dipende dall’obiettivo di partenza. Lo vedremo sul campo, ci sono anche gli altri: 50 nazioni, 124 iscritti per la Germania che gioca in casa, è il campionato europeo dell’anno non olimpico ed è il momento più importante per tutti. Noi dobbiamo esserci, sapendo che qui siamo competitivi. Arriveremo a Berlino consapevoli della nostra forza ma anche che la strada è tanta da fare. Berlino è un obiettivo. Era la tappa di verifica del lavoro di questo quadriennio, per capire a che punto fossimo. Dopo Berlino inizia il percorso verso un nuovo traguardo: Tokyo 2020”.

Daisy – Incassato il via libera a partecipare alla rassegna continentale, e prima di concentrarsi soltanto sulla qualificazione del disco di giovedì 9, Daisy Osakue torna per l’ultima volta sull’episodio che l’ha coinvolta a Moncalieri. “Sono stati presi gli aggressori, la legge farà il suo corso e pagheranno per quello che hanno fatto a me e alle altre vittime. Dispiace per il polverone che si è alzato in questa settimana, ma sono felice che sia stato evidenziato un problema che molte volte viene messo sotto il tappeto. Ringrazio le forze dell’ordine che sono state rapidissime, ringrazio la Fidal, il presidente Alfio Giomi, il presidente del Coni Giovanni Malagò, la mia famiglia, la mia società Sisport e tutte le persone che mi hanno scritto. Fortunatamente ho avuto il via libera e sono felice, ora voglio tornare alla mia vita normale di atleta”.

Freccia Azzurra – Parte con le giuste motivazioni e con tanta consapevolezza il primatista italiano Filippo Tortu, 9.99 il 22 giugno a Madrid, tempo che ha migliorato lo storico record nazionale di Pietro Mennea. “Sto benissimo – conferma il 20enne brianzolo – in questi giorni ho completato la preparazione a Castelporziano e con il mio coach (il papà Salvino, ndr) abbiamo visto tante cose buone. L’obiettivo è sempre lo stesso: fare il personale. Vado a Berlino deciso a battermi per qualcosa di importante. Io penso a me stesso, non agli altri. Non mi sbilancio sulla posizione. So soltanto che da 9.98 in giù è tutto ben accetto. Siamo una nazionale numerosa e ricca di grandi talenti e anche con la staffetta 4×100 abbiamo ottime possibilità di andare bene. Mi sento molto legato ai miei compagni”.

Volare – Dopo il fantastico 2,02 di Londra che l’ha proiettata al secondo posto delle liste italiane di sempre dell’alto, Elena Vallortigara è prontissima alla sfida europea: “Il mio obiettivo, prima di tutto, sarà andare in finale – spiega la vicentina dei Carabinieri – le gare partono da zero e tutto può succedere. Se poi sarò in finale, di certo darò il massimo come in ogni gara. Entrare nella mia dimensione, dare il 100%, sentirmi bene e saltare bene. Non mi pongo limiti. E sono felice perché si sta tornando a parlare tanto di atletica: è uno sport individuale ma i risultati di tutti ci stanno dando risalto”. Il decollo per Berlino, tra l’altro, coincide con il quarantesimo anniversario del record mondiale di Sara Simeoni, l’indimenticabile 2,01 del 4 agosto 1978 a Brescia: “Sì, sarà un bell’augurio partire domani – sottolinea Elena – dopo il 2,02 Sara mi ha scritto e ho letto le sue interviste nelle quali si complimentava. Sara è Sara, è sempre stata carinissima nei miei confronti e sapere che il mio nome, adesso, è vicino al suo e a quello di Antonietta Di Martino è un grande onore. So che Antonietta sarà a Berlino a farmi il tifo: abbiamo un bellissimo rapporto, per me è un esempio e mi ha sostenuto tantissimo in questi anni”.

Foto : M.Fortunato/Fidal