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“Piazza Almirante”, si allarga la “resistenza”

Il Movimento 5 Stelle e la sinistra locale contro la scelta dell'amministrazione Grando di intitolare una piazza al segretario del Movimento Sociale Italiano

Ladispoli – Il tema “Piazza Almirante” continua a tenere banco a Ladispoli. Dopo la provocazione social del consigliere di maggioranza Ardita che aveva ipotizzato la nascita di un comitato per togliere “tutte le vie dedicate ai comunisti”, è dell’ultima ora la decisione del Movimento 5 stelle, del Partito Democratico, del Movimento Civico Ladispoli Città, Si può fare, Onda Popolare, Pci, Prc, Art.1, Possibile, Liberi e Uguali, Progetto per la legalità, di aderire al Comitato cittadino “No Piazza Almirante”.

“Il Movimento 5 Stelle di Ladispoli – afferma Antonio Pizzuti Piccoli, capogruppo del Movimento in Consiglio Comunale – è formato da persone di diverso orientamento ideologico e politico, con idee che provengono dalla sinistra quanto dalla destra, ma con un denominatore comune, che è quello di voltare pagina e ritornare ad una politica al servizio della persona e della comunità. In questo contesto non possiamo accettare che si dedichi una piazza ad un personaggio comunque simbolo delle ideologie fasciste e razziste del passato”.

La nostra città è sempre stata esempio di accoglienza verso tutte le culture, lo dimostra la presenza di famiglie provenienti da tutte le regioni italiane e da tante nazioni estere. L’amministrazione Grando, mediocre esempio di quel che resta della Destra italiana dopo le devastazioni culturali e morali del ventennio berlusconiano e che ormai si riconosce solo nel saluto romano ed in uno squalificante razzismo, sta cercando di minare questa qualità della città – prosegue il pentastellato -. Noi siamo contrari a questa deriva e affermiamo che nella nostra Ladispoli non deve trovarsi spazio dedicato alla memoria ci chi dovrebbe essere ricordato solo per essere stato tra i responsabili, di terzo piano, di milioni di morti”.

“Come forze politiche – si legge invece nella nota congiunta di PD, Ladispoli Città, Si può fare, Onda Popolare, Pci, Prc, Art 1, Possibile, LeU e Progetto Legalità – abbiamo aderito con convinzione, sin dal primo incontro, al Comitato NO piazza Almirante a Ladispoli. La nostra città ha bisogno di un’amministrazione capace di risolvere problemi reali: lo stato delle strade e della manutenzione, le scarse risorse su settori strategici come il sociale, il diritto allo studio, la cultura. Non accettiamo di essere ostaggio di mere dinamiche d’equilibrio interne alla maggioranza che, ingessata nell’azione di governo, devia l’attenzione sulla toponomastica”.

“E lo fa con la scelta – tra l’altro sbagliata nel l’iter burocratico – di intitolare una piazza a Giorgio Almirante, già redattore di articoli (‘Il manifesto della razza’) che esaltavano il razzismo, mai rettificati o rinnegati. Non accettiamo che la politica si trasformi in atti di forza ed arroganza, lontani dai bisogni delle persone. Ladispoli è stata è e continuerà ad essere una città accogliente: un principio da sostenere fuori e dentro le sedi istituzionali“, concludono.

(Il Faro online)