IL COMPLEANNO

Oggi 7 agosto, San Gaetano: Domenica d‘agosto celebrava Ostia ed il rito balneare

7 agosto 2018 | 16:29
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Quasi 70 anni fa venivano girate a Ostia, a Testaccio e a San Giovanni le scene di Domenica d’agosto, cult sulla Roma post bellica e sui romani al mare

Roma – La prima scena di Domenica d’agosto è su una data del calendario: domenica 7 agosto, San Gaetano. L’inquadratura è su Porta San Giovanni da dove qualche minuto di film dopo partirà una pattuglia di ciclisti per raggiungere una selvaggia spiaggia non ancora occupata da sdraio, ombrelloni e stabilimenti balneari, quella di Castelfusano.

La via Cristoforo Colombo non esisteva ancora, la via del Mare in estate era percorsa da camion usati come mezzi di trasporto per portare le masse a fare il bagno a Ostia. Molti andavano in bicicletta, qualcuno in moto e i più con i trenini della Roma-Lido che aveva ripreso a funzionare con la costruenda stazione di Lido Centro dopo l’abbattimento del capolinea da parte dei tedeschi in ritirata. E la vicenda bellica che ha penalizzate pesantemente Ostia si riaffaccia anche nell’inquadratura di Ave Vinchi sulla riva dello stabilimento balneare Lido con sullo sfondo le macerie del Panettone anch’esso minato dai tedeschi in ritirata.

Ave Ninchi con sullo sfondo le macerie dello stabilimento Roma, il Panettone dei romani

Ave Ninchi con sullo sfondo le macerie dello stabilimento Roma, il Panettone dei romani

Il film diretto da Luciano Emmer, sceneggiato da mostri sacri come Sergio Amidei, Franco Brusati e Cesare Zavattini, interpretato tra gli altri da Ave Ninchi, Massimo Serato, Franco Interlenghi e un esordiente Marcello Mastroianni (doppiato da Alberto Sordi) è uno struggente affresco della Roma agostiana, svuotata dalla canicola e riversata sulle rive di Ostia.

Molti i luoghi riconoscibili nel film a partire dalla stazione di Porta San Paolo tuttora in esercizio. I treni nel 1949 arrivavano a Lido, l’attuale Lido Centro, una stazione ancora in costruzione. Fuori della stazione si nota un mezzo da sbarco anfibio: con quelli improvvisati “autisti” prelevavano i turisti, li portavano negli stabilimenti poi, scesi in acqua, permettevano di fare il bagno in mare dagli scivoli. Altre inquadrature riguardano l’ex GIL (che aveva assunto la funzione di colonia estiva delle suore), lo stabilimento Ondina (oggi Village), lo stabilimento Lido, lo stabilimento La Vecchia Pineta. Di Roma si riconoscono Testaccio con il suo mattatoio, Porta San Giovanni e piazza Venezia.

Ki stabilimento Ondina (oggi Village) con sullo sfondo la Maternità Scotti oggi Casa della Salute

Ki stabilimento Ondina (oggi Village) con sullo sfondo la Maternità Scotti oggi Casa della Salute

Come segnala il libro “Ostia set naturale”, Domenica d’agosto segna l’esordio di Emmer alla regia ma, ancor di più, traccia l’arrivo del neorealismo anche nella commedia di costume. L’umorismo garbato emerge grazie alla caratterizzazione dei personaggi, teatro di una classe popolare romana che sta per essere travolta dagli imponenti flussi immigratori. Degna di menzione anche l’interpretazione del vigile urbano Ercole, solitario sotto il sole sulla pedana di piazza Venezia: si tratta di Marcello Mastroianni, attore non protagonista, che in questa pellicola è doppiato da un altro romano d’eccellenza, Alberto Sordi.