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Decreto milleproroghe, tagliati i fondi per l’Auditorium del Mare

Nel provvedimento diverse materie, dai vaccini allo slittamento della riforma del credito. Pagliuca: "Si decide di tagliare su opere che consentirebbero la rigenerazione del tessuto urbano"

Fiumicino – “Come Amministrazione vincitrice del Bando periferie per 6 milioni di euro destinati alla ristrutturazione dell’ex Centrale Enel, rimaniamo allibiti di fronte alla scelta del Governo nel decreto Mille proroghe di sospendere per due anni l’erogazione dei fondi del Bando periferie per 96 tra città e aree metropolitane, compresa Fiumicino, di fatto bloccando fondi per 1600 miliardi al 2020″.

A dichiararlo è il vicesindaco e assessore all’Urbanistica e Edilizia di Fiumicino, Ezio Di Genesio Pagliuca, che così commenta il provvedimento del governo giallo-blu: “Se da un lato si vuol far credere di agevolare le amministrazioni locali sbloccando gli avanzi di bilancio, in realtà con questa decisione non si fa altro che scippare fondi destinati al rilancio delle nostre periferie con opere di rigenerazione urbana”.

“E ci fa specie che avvenga da parte di un Governo di cui molti rappresentanti hanno avuto in passato esperienze di amministrazione locale. Guardiamo il caso di Fiumicino, ad esempio: si decide di tagliare su opere che consentirebbero la rigenerazione del tessuto urbano, mentre si preferisce dare il consenso al raddoppio dell’aeroporto. Per noi è inconcepibile”, aggiunge Pagliuca.

La trasformazione del rudere dell’ex Centrale Enel in Auditorium del Mare consentirebbe, infatti, la riqualificazione del cuore di Fiumicino e la creazione di un polo culturale, oggi assente, un luogo destinato ai giovani e alle famiglie del nostro territorio  – prosegue il vicesindaco -. Un’opera per cui è già stato consegnato il progetto definitivo e per cui a settembre saremo pronti a consegnare l’esecutivo“.

“La scelta del Governo appare ancor più scellerata se pensiamo che – continua -, come noi, quasi tutti gli altri Comuni coinvolti hanno avviato attività di progettazione o addirittura le gare“.

E conclude: “Auspichiamo che agosto porti consiglio, che venga rivista la posizione assunta e che nel passaggio alla Camera si possa provvedere a correggere una scelta così scellerata. Altrimenti, insieme agli altri Comuni coinvolti, vedremo come procedere“.

(Il Faro online)