Deliberazione unanime per salvare il Punto di Primo Intervento di Sabaudia

11 agosto 2018 | 18:54
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Deliberazione unanime per salvare il Punto di Primo Intervento di Sabaudia

Formalizzato il documento con il quale si chiede il mantenimento del Punto di Primo Intervento della città delle dune.

Sabaudia – Uniti per una battaglia comune per il bene della città di Sabaudia e della sua popolazione, nel rispetto e tutela del diritto alla salute e all’accesso alle cure primarie. Il Consiglio comunale, convocato in via straordinaria per il 10 agosto, ha deliberato all’unanimità e formalizzato il documento, allegato alla deliberazione, con il quale si chiede il mantenimento del Punto di Primo Intervento della città delle dune e l’integrazione dei servizi di assistenza e cure mediche primarie, e dunque la revoca del decreto interministeriale 70/2015.

“Questo atto è frutto della collaborazione di tutti i consiglieri comunali di questo Comune, di mesi di lavoro, di incontri e riunioni istituzionali. Io stessa, insieme all’assessore Zaottini, mi sono fatta parte diligente e con gli altri sindaci interessati dal problema, abbiamo condiviso l’esigenza di portare avanti, in tutti in Consigli comunali, in modo bipartisan, questa importante battaglia mirata a garantire i servizi alla salute, che in alcuni punti dovrebbero essere addirittura integrati – ha commentato il sindaco Gervasi – Parliamo di 12 Enti comunali per un totale di 200mila abitanti, molti dei quali sul mare dunque località turistiche soprattutto nella stagione estiva.

Proprio come il nostro che, anche per le sue particolari caratteristiche geomorfologiche, ha la necessità di garantire a cittadini e visitatori accessibilità immediata alle prime cure, senza dover ricorrere a strutture ospedaliere e di pronto soccorso distanti decine di chilometri”.

Il Punto di Primo Intervento di Sabaudia ha subito una importante evoluzione nel tempo, la sua funzione è stata ampliata e negli anni ha contribuito a salvare un numero notevole di vite umane. Le statistiche parlano di oltre 12mila assistiti, dunque il doppio degli accessi minimi richiesti per poter mantenere in vita i PPI.

“Ringrazio tutti i consiglieri per aver aderito all’appello, in particolare Renato Bianchi che si è fatto promotore insieme a me della prima stesura del documento, poi condiviso con l’intera assise consiliare. E preciso che questo è solo il primo atto di una lunga battaglia. C’è la volontà di andare anche davanti i Palazzi preposti per far valere le nostre ragioni e la garanzia del diritto alla salute di tutti noi,  costituzionalmente sancito, quale fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”, ha concluso il sindaco.

Il giorno 16 agosto verranno trasmessi tutti gli atti, congiuntamente con gli altri Comuni, al ministro della Salute Giulia Grillo, al ministro dell’Economia Giovanni Tria e al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

Con la suddetta deliberazione, il Consiglio comunale di Sabaudia ha chiesto espressamente:

al ministro della Salute Giulia Grillo e al ministro dell’Economia Giovanni Tria,

alla Regione Lazio,

al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti,

al Presidente VII Commissione Sanità della Regione Lazio Giuseppe Simeone: