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Ponza, è scontro tra maggioranza e opposizione per un nuovo tavolo tecnico sul Pai

11 agosto 2018 | 13:15
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Ponza, è scontro tra maggioranza e opposizione per un nuovo tavolo tecnico sul Pai

Dal 2010 Ponza è zona rossa al 97%. Ieri il tentativo della maggioranza di trovare una soluzione in merito al Pai, quasi mandato a monte dalla minoranza.

Ponza – Il Pai – Piano di assetto idrogeologico – è lo strumento normativo con cui ogni Comune regola e controlla tutto il territorio comunale dalle zone per gli insediamenti urbani a quelle ritenute a rischio.

E poi c’è Ponza. Soffocata, dal 2010, in un Pai che è una gabbia silenziosa e invisibile ai più, che sta rendendo invivibile l’isola stessa ai suoi abitanti e poi a turisti. Perché l’isola lunata è stata classificata zona rossa e pericolante al 97%, con il risultato che l’intera comunità ha visto chiuse quasi tutte le proprie cale  per il pericolo della caduta massi e, quindi, con tutte le attività commerciali del territorio fortemente penalizzate.

Dal 2010 ad oggi, in merito nulla è stato fatto. Fino a ieri, quando l’amministrazione comunale Ferraiuolo, volendo tentare di dare una scossa alla situazione, ha indetto un consiglio comunale proprio per discutere della possibilità di convocare un tavolo tecnico con la Regione per poter verificare se c’è una soluzione che non metta a rischio la vita degli abitanti, ma che, al contempo, permetta loro di vivere in condizioni di disagio meno estremo.

Purtroppo, il tutto, invece, è finito alla stregua di tutti gli altri scontri tra maggioranza e minoranza isolana. Infatti, se in primis l’ex sindaco Vigorelli e la sua minoranza hanno ritenuto impossibile esprimersi in merito perché non avevano letto la bozza del tavolo tecnico, una volta sospeso il consiglio comunale per permettere loro di prenderne visione, si è assistiti a un tentativo smontare la possibilità di una ridiscussione del Pai non con esempi concreti, bensì attraverso la sola derisione del lavoro altrui.

Rischiando di lasciare l’intera isola, ancora una volta, in una situazione precaria, resa ancora più insostenibile dal riferimento con cui l’ex sindaco avrebbe concluso il suo intervento: “Andate a prendere lezioni ad Auschwitz!”

Alla fine, però, sebbene non all’unanimità, la mozione è stata approvata comunque.

(Il Faro on line)