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Europei, Tamberi sfiora il podio ma piazza il season best: “Grande voglia di saltare, c’ho messo l’anima”

12 agosto 2018 | 06:00
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Europei, Tamberi sfiora il podio ma piazza il season best: “Grande voglia di saltare, c’ho messo l’anima”

2,28 al primo tentativo. Primato stagionale in azzurro. A 2,33 due errori lo separano dalle medaglie. Buon inizio e tanti obiettivi per il futuro

Il  Faro on line – Tanti piazzamenti a ridosso del podio per l’Italia dell’atletica nella penultima serata dei Campionati Europei a Berlino.

Nell’alto quarto posto di Gianmarco Tamberi che mette in pedana tutte le sue qualità agonistiche e realizza la migliore gara dell’anno con il primato stagionale di 2,28, una misura che non saltava dai Mondiali di Londra della scorsa estate.

L’azzurro cede il titolo al tedesco Mateusz Przybylko, impeccabile alla quota vincente di 2,35. Ci prova fino in fondo anche il 21enne Yeman Crippa, quarto nei 5000 in 13:19.85, ad appena un secondo dal record personale dopo il bronzo sui 10.000, nella notte della magistrale doppietta del 17enne norvegese Jakob Ingebrigtsen (13:17.06), dominatore ieri dei 1500 metri.

Nel disco quinta la 22enne Daisy Osakue, alla sua prima finale importante in cui si gioca al meglio le sue carte con 59,32, terza misura in carriera, mentre la croata Sandra Perkovic (67,62) centra il quinto oro consecutivo. La staffetta 4×400 femminile lotta per le medaglie ma sul traguardo è quinta con Maria Benedicta Chigbolu, Ayomide Folorunso, Raphaela Lukudo e Libania Grenot in 3:28.62. Sesta invece la 4×400 degli uomini: Edoardo Scotti, Michele Tricca, Davide Re e Matteo Galvan chiudono in 3:02.34.

Entra in pedana per difendere il titolo europeo Gianmarco Tamberi. È la sua quarta finale consecutiva in questa manifestazione. Il 26enne anconetano delle Fiamme Gialle si presenta indicando il caratteristico “halfshave”, la barba tagliata solo sulla metà destra del viso, come d’abitudine in tutte le occasioni più importanti. Cappellino azzurro con visiera alla rovescia, un bacio al tricolore che ha sul braccio sinistro: il pubblico risponde con l’applauso.

Gimbo” rompe il ghiaccio senza problemi, superando con ampio margine di sicurezza il 2,19 di apertura, mentre l’unico eliminato alla quota di ingresso è l’ucraino Demyanyuk. La progressione di gara porta a 2,24 e arriva il primo errore per Tamberi, a cui non manca l’elevazione, ma l’asticella viene abbattuta in fase di svincolo. Un errore corretto nel secondo tentativo che è quello buono: il marchigiano allenato dal papà-coach Marco si carica, poi dopo il salto riuscito fa il gesto di “calma” con le mani, in quarta posizione provvisoria alle spalle dei tre atleti (il russo Ivanyuk, il bielorusso Nedasekau, il tedesco Przybylko) che invece hanno ancora un ruolino immacolato. Fuori il greco Baniotis, il tedesco Onnen, l’olandese Amels e lo svizzero Gasch, restano in sette per cimentarsi a 2,28.

Tamberi chiede e riceve la “clap” dalla curva, parte molto deciso nella rincorsa: l’asticella si muove, ma non cade. Primato stagionale per “Gimbo”, che non saliva così in alto dal 2,29 di un anno fa ai Mondiali di Londra e aggiunge un centimetro al 2,27 del meeting di Montecarlo.

Prosegue il percorso netto di Ivanyuk e Przybylko, ma fioccano i nulli per tutti gli altri: out il polacco Bednarek, l’ucraino Protsenko e il turco Acet, intanto Nedasekau si riserva l’ultima cartuccia a 2,31 dopo due errori e va a segno. Il giovane bielorusso si inserisce quindi in zona podio, spingendo Tamberi di nuovo al quarto posto momentaneo. Non sono da meno gli altri contendenti: il tedesco Przybylko e il russo Ivanyuk, che firma il suo primato all’aperto, saltano 2,31 in rapida successione, con l’azzurro che sbaglia nettamente e sceglie così di passare per i due salti rimanenti. Si va a 2,33 con un’altra prodezza di Nedasekau, capace di eguagliare il personale dell’oro europeo under 20 a Grosseto 2017, e la pronta risposta di Przybylko, che si conferma infallibile. Tamberi ci prova fino in fondo, ma con due errori rimane quarto. Per nobilitare l’oro di Przybylko c’è anche la ciliegina sulla torta di un 2,35 alla prima, argento a Nedasekau (2,33) e bronzo a Ivanyuk (2,31).

“Mi devo inchinare agli avversari – commenta Tamberi – perché i tre che vanno sul podio hanno centrato il personale. Non mi aspettavo una gara così, pensavo che 2,28 superato senza errori bastasse per una medaglia. Ho cercato di fare il mio, nel primo tentativo a 2,33 ero anche abbastanza vicino, poteva valere un 2,31 ma ho provato il tutto per tutto per cercare una medaglia. Ero carichissimo, la voglia di saltare mi portava via. Sono sicuro che questa è la strada giusta per tornare in alto, credo che avrei potuto fare anche 2,33 ma con una progressione diversa, e poi sono misure che non provo da tanto tempo. Una gara in cui Przybylko ha realizzato un capolavoro di fronte a un gran tifo, me ne sono preso anch’io una bella fetta e mi sono divertito. Se guardiamo il lato positivo, sono contento di aver fatto il record stagionale con la maglia dell’Italia, ci tengo a dare il massimo in azzurro, e mi è piaciuto il carattere che ho tirato fuori a 2,28. Ma non ambisco a questo, gli obiettivi sono altri. L’anno scorso non ne avevo più dopo i Mondiali, invece adesso non vedo l’ora di tornare in gara, tirare fuori la cattiveria per quella di oggi e magari fare 2,30. Ci ho messo veramente l’anima e ringrazio tutti quelli che mi sostengono”.

Foto : Colombo/Fidal