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Dopo “El Chapo” ecco “El Mencho”, il nuovo boss del narcotraffico

21 agosto 2018 | 06:30
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Dopo “El Chapo” ecco “El Mencho”, il nuovo boss del narcotraffico

Da ex poliziotto a sicario, per la polizia statunitense è ora lui il nemico pubblico n.1

Città del Messico – Nemesio Oseguera Cervantes, alias El Mencho, è il nuovo incubo della Drug enforcement agency (Dea), l’antidroga statunitense, e delle autorità messicane, dopo l’arresto due anni fa di Joaquin Guzman El Chapo Loera, il signore della droga messicano ex capo del Cartello di Sinaloa.

Cervantes, un ex poliziotto diventato sicario, scrive la stampa britannica, è il più ricercato capo dei cartelli della droga sudamericani: il suo nome figura nella lista nera dei latitanti most wanted della Dea e secondo Paul Craine, il funzionario della Dea a capo della squadra che ha catturato El Chapo, è lui oggi il “nemico pubblico numero uno”.

El Mencho controlla un “esercito di migliaia di criminali” armati di fucili d’assalto, ha detto Craine in una recente intervista al New York Post: e all’inizio di questo mese funzionari della Dea e della polizia messicana hanno concordato che il 52enne Cervantes è forse il più pericoloso boss del narcotraffico mondiale dopo avere preso il controllo del cartello Jalisco Nueva Generación.

A metà agosto le autorità messicane hanno aumentato la ricompensa a chiunque fornisca informazioni utili alla sua cattura: 30 milioni di pesos, oltre 1,5 milioni di dollari. Secondo la Dea, il cartello di El Mencho ha superato quello di Sinaloa ed è oggi la più temuta organizzazione criminale in Messico.

Il cartello di Sinaloa, infatti, è guidato adesso dall’ex socio di El Chapo, Ismael El Mayo Zambada, un 70enne diabetico che sarebbe sempre più isolato poiché gran parte dei membri della sua famiglia sono in carcere negli Stati Uniti.

(Il Faro online)