“I lavori su Ponte della Scafa non blocchino la messa in sicurezza del territorio”

Fiumicino – “Che il Ponte della Scafa vada sistemato lo sosteniamo da anni, ed è per questo che caldeggiamo gli interventi in essere, con particolare riguardo alle vide di fuga in caso di calamità o sinistro aeroportuale. Se prima parlavamo di collo di bottiglia che creava problema, adesso quella bottiglia ha un vero e proprio tappo, e Dio non voglia accada qualcosa. Ma questo non significa dimenticare la sicurezza del resto del territorio, che da anni aspetta la conclusione di opere importanti”. Il Comitato spontaneo Isola Sacra interviene sul tema del momento, la chiusura (e parziale riapertura) del Ponte della Scafa.

Siamo in attesa della conclusione dei lavori della cosiddetta strada argine, siamo in attesa dell’implementazione di nuove idrovore, per eliminare i vincoli esistenti, esondazione e alluvione. Sono opere attese e fondamentali, e non vorremmo che l’emergenza su Ponte della Scafa, sacrosanta, distolga però risorse economiche da altri obiettivi”.

La sicurezza – prosegue il Comitato – è un aspetto che va visto nella sua globalità, e sarebbe criminale mettere a posto una parte per lasciare sguarnita l’altra, peraltro a lavori già iniziati. Per adesso è solo una preoccupazione, ma con il nostro legale Carmine Laurenzano faremo continui accessi agli atti per capire come verranno utilizzati i soldi, da quali capitoli, per controllare che nulla venga stornato da una parte per aggiustare l’altra.

Isola Sacra ha bisogno di un piano straordinario, che preveda la contemporanea messa in sicurezza di più aspetti, colpevolmente ‘lasciati indietro’ negli anni. Il 2019 deve essere l’anno della svolta, per tutto, non l’ennesimo anno di una ‘toppa’.