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Cronaca Locale
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Ostia, assemblea dei commercianti: “Questa città muore senza un piano turistico”

3 settembre 2018 | 20:04
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Ostiamor pronta a presentare un project financing di rilancio turistico per l’affidamento del verde pubblico, l’organizzazione di eventi e la manutenzione del Centro Storico

Ostia – Commercianti e professionisti chiedono ad alta voce un piano di rilancio turistico. La stagione estiva è stata fallimentare, verde pubblico ed arredo sono allo sbando, stabilimenti balneari e spiagge sono stati disertati in massa. Per questo, almeno riguardo al Centro Storico, gli operatori economici sono pronti ad assumere gli oneri della gestione di piazza Anco Marzio e delle vie limitrofe.

Circa 150 tra negozianti, professionisti e semplici cittadini hanno preso parte stamattina, lunedì 3 settembre, all’assemblea tenutasi presso il Bar Sisto per fare il bilancio della stagione estiva e per rivendicare una maggiore attenzione all’amministrazione locale, sia del X Municipio che del Comune di Roma. Tra gli altri hanno partecipato, portando il proprio contributo, il vicepresidente del Consiglio del I Municipio Centro Storico di Roma, Matteo Costantini, ed il capogruppo comunale di Forza Italia, Davide Bordoni. Tra gli spettatori anche i titolari di alcune imprese balneari. Assenti i rappresentanti di Ascom e Confesercenti, sono invece intervenute delegazioni delle associazioni di strada di via delle Baleniere e di via Pietro Rosa.

Nell’introduzione al dibattito, è stato ricordato che si stima che la stagione 2018 rispetto alla precedente a Ostia ha presentato un bilancio in pesante negativo con almeno 5 milioni di fatturato in meno e qualcosa come 500 posti di lavoro persi. 

Dall’associazione Ostiamor è arrivata l’offerta di project financing sul Centro Storico ovvero di occuparsi della gestione del verde pubblico e della manutenzione dell’area con un cartellone di eventi su 365 giorni l’anno. “Siamo disponibili ad incontrare i commercianti come abbiamo già fatto nei giorni scorsi “ è stata la risposta di Antonio Di Giovanni, capogruppo del M5S in X Municipio. “La protesta dei commercianti di Piazza Anco Marzio, – ha sottolineato Di Giovanni – ci appare come strumentale e politicizzata, distante da quelli che sono i rapporti che invece ci sono sempre stati da parte di questa Amministrazione, nei confronti del tessuto economico del X municipio. Tutti coloro che si sono rivolti agli organi politici e/o amministrativi di questa legislatura, hanno trovato sempre chi li ascoltava con l’intento di addivenire ad una rapida soluzione della problematica, qundinon è assolutamente vero che il Movimento 5 Stelle si distante dalle realtà commerciali. Vedi ad esempio, l’annosa problematica della vicenda di Piazza Anco Marzio, relativa alla trasformazione della stessa in isola pedonale, che questa Amministrazione, dopo 10 anni di immobilismo delle vecchie giunte precedenti, ha portato a termine in soli due mesi. Da ricordare anche, la delocalizzazione delle bancarelle di via Orazio dello Sbirro, che ha restituito alla cittadinanza la fruibilità dei marciapiedi dopo 30 anni di mala gestione amministrativa, dei politici precedenti. Appare quindi singolare che adesso, si protesti, senza un apparente motivazione e sulla base di un regolare provvedimento amministrativo sanzionatorio, nei confronti di una attività commerciale della piazza inquestione. L’Amministrazione, non fa provvedimenti “Ad Personam”, che con molta probabilità ricorda più lo stile di qualche vecchia amministrazione, il X municipio oggi, tratta tutti allo stesso modo, che l’attività commerciale si chiami “Sisto” o che si chiami in un altro modo: per noi non fa differenza, in quanto le regole del commercio vanno rispettate da tutti. Non abbiamo uno strabismo amministrativo, anzi, guardiamo bene dritto negli occhi, tutti coloro che hanno illeciti amministrativi, e di contro però, siamo sempre aperti al dialogo e alla risoluzione delle problematiche “.

L’avvocato Domenico Stamato ha aggiornato l’assemblea su quanto anticipato già nel corso dell’incontro di inizio agosto ovvero di avviare un’azione legale per il riconoscimento del danno d’immagine e patrimoniale per la diffamazione lamentata in conseguenza della fiction Suburra – La Serie. “E’ stato richiesto un incontro con il presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza della Rai ed è stata inviata una email PEC per rimuovere ogni riferimento alla città di Ostia” ha segnalato Stamato.

Molto forte è stata anche l’istanza di autonomia comunale sull’esempio di Fiumicino relative alle ultime vicende legate all’inagibilità del Ponte della Scafa. “Oggi abbiamo raggiunto due fondamentali elementi di novità – riassume Italo Mannucci, presidente dell’associazione Ostiamor che ha fatto delle proposte concrete – Il primo è dato da una visione verticale del progetto di città; infatti, dall’esigenza degli strumenti amministrativi individuati nel regolamento del piano di massima occupabilità e dall’affidamento ai privati/commercianti del verde pubblico, si è arrivati ad una suggestione complessiva del progetto di città autonoma. Il secondo elemento è dato dalla opportunità di realizzare il primo obiettivo senza delegarne l’azione. Cioè a dire, senza l’ausilio delle associazioni datoriali e sindacali i commercianti e i concessionari possono rappresentare loro stessi in un tavolo capace di offrire al governo del Municipio un progetto unitario delle esigenze della Città. L’assenza delle associazioni sindacali alla riunione dei commercianti del centro storico certifica il disamore per le problematiche cui dovrebbero tendere per loro scopo”.

Si continua purtroppo a considerare il X Municipio come una periferia qualunque di Roma, senza investimenti e senza un piano di sviluppo economico e turistico – ha osservato Davide Bordoni, capogruppo di FI in Campidoglio – Siamo purtroppo in balìa di una Amministrazione Capitolina sempre più lontana dai problemi dei quartieri, che guarda al X Municipio con estrema indifferenza. È eloquente il fatto che il sindaco Raggi sia venuto solo una volta questa estate a fare una passerella per promuovere l’attività di Toninelli al governo e non sia tornata neanche nei giorni di emergenza per il Ponte della Scafa. Siamo convinti che Ostia e il suo entroterra siano parte integrante della Capitale e che il Campidoglio debba avere maggiore responsabilità nel confrontarsi con un territorio ricco di risorse, i cui settori produttivi chiedono di essere messi in condizione di lavorare e creare occupazione, senza storture burocratiche, favorendo una semplificazione amministrativa che possa ridare ossigeno alle imprese e garantire così procedure più trasparenti. Chiederò la convocazione della Commissione Attività Produttive di Roma Capitale per affrontare i problemi dei commercianti di Ostia”.