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Rinasce il Tevere, rimosso il primo relitto – Video fotogallery

Grazie alla determinazione della Capitaneria di Porto e al dialogo inter istituzionale si muove una situazione bloccata da decenni. Montino: "Ringrazio il Comandante Filippo Marini".

Fiumicino – Sicurezza sul Tevere, un tema importante, che è stato più volte alla ribalta delle cronache locali soprattutto per la presenza di numerosi relitti galleggianti, vere e proprie bombe ad orologeria, disposte lungo le sponde del fiume capitolino.

rimozione relitti sul tevere

Un problema di non semplice soluzione però, soprattutto per la necessità di un dialogo inter istituzionale tra amministrazioni, che andava messo a sistema per conseguire gli obiettivi prefissati. Un problema che ha visto muovere passi in avanti verso la sua soluzione anche grazie alla determinazione e alle sollecitazioni che sono venute dalla Capitaneria di Porto di Fiumicino e dal suo Comandante Filippo Marini.

Il tratto fluviale, infatti, classificato “marittimo” dalla vigente normativa (legge n. 200/1906 e R.D. n. 1452/1934), ricade sotto le attribuzioni della Capitaneria di Porto per quanto attiene agli aspetti della sicurezza della navigazione, ma sono comunque numerose e frazionate le competenze in capo agli altri Enti.

Così l’Autorità marittima si è fatta promotrice di un incontro che, grazie alla pronta adesione di tutte le amministrazioni interessate, ha portato ad un accordo condiviso il cui fine non è soltanto quello di garantire la navigazione sicura, ma anche di assicurare il corretto regime idraulico, la difesa dell’ambiente ed il decoro delle sponde nonché la valorizzazione generale del corso d’acqua e delle sue adiacenze.

L’annosa permanenza di unità e strutture semiaffondate dà luogo, infatti, ad una serie di problematiche che incide profondamente sui vari aspetti di fruibilità delle zone interessate.

La prima concreta risposta a tali criticità arriva oggi con il recupero di una nave da diporto della lunghezza di oltre 30 metri, semi sommersa nel tratto fluviale compreso tra Ponte 2 giugno e Ponte dell’Aeroporto nel Comune di Fiumicino.

Le relative operazioni, eseguite da ditte specializzate per conto del proprietario dell’unità, diffidato ad adempiere dalla Capitaneria di porto di Roma (ai sensi dell’articolo 73 del codice della navigazione), sono state disciplinate con autorizzazione e ordinanza emesse dalla stessa Capitaneria di porto, che ha seguito da vicino, con proprio personale e mezzi, tutte le fasi dell’intervento.

La tutela ambientale delle acque da eventuali forme di inquinamento, derivanti dalla dispersione di sostanze presenti all’interno del relitto, è stata assicurata attraverso l’obbligo di posizionare opportune barriere (“panne”) galleggianti di contenimento intorno all’unità.

Lo scafo, recuperato con successo, verrà demolito, sempre a cura della proprietà, ed i materiali risultanti saranno riciclati e/o smaltiti nei modi previsti.

Il percorso di bonifica iniziato oggi è destinato a proseguire con la piena unità di intenti di tutti gli attori coinvolti nel progetto e, come dichiarato dalla Regione Lazio, “già dalla prossima settimana, in stretto collegamento con la Capitaneria, saranno avviate le operazioni di rimozione d’ufficio di ulteriori relitti presenti nel tratto urbano di Roma”.

Montino: “Grazie alla Capitaneria di Porto per l’impegno”

Ringrazio la Capitaneria di Porto di Roma-Fiumicino, in particolare il Comandante Filippo Marini, per aver seguito quest’oggi con mezzi e uomini la rimozione da parte dei proprietari di un relitto di una nave da diporto di oltre 30 metri semisommerso nel tratto fluviale tra il Ponte Due Giugno e il cavalcavia dell’aeroporto”. Lo dichiara il sindaco di Fiumicino Esterino Montino.

“Si tratta di una prima concreta risposta all’annoso problema della rimozione dei relitti abbandonati nel fiume Tevere, che è stata possibile grazie al recente accordo tra Comune di Fiumicino, Comune di Roma Capitale, Regione Lazio, Capitaneria di Porto di Roma Fiumicino, Autorità di bacino e Autorità di sistema Portuale del Mar Tirreno centro-settentrionale.

Nei prossimi giorni le operazioni di bonifica proseguiranno nella rimozione di altri relitti. L’obiettivo è quello di rendere il nostro fiume di nuovo pulito e sicuro“.