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“Dono Svizzero” senza cardiologi, arriva l’appello al Sindaco di Formia

7 settembre 2018 | 20:00
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“Dono Svizzero” senza cardiologi, arriva l’appello al Sindaco di Formia

L’ospedale di Formia sempre più in affanno. Carenza di personale medico e infermieristico preoccupante. L’emodinamica aperta solo la mattina.

Formia – È una carenza di personale – sia medico che infermieristico – sempre più allarmante quella che ha colpito uno dei reparti principali, ovvero cardiologia, del nosocomio formiano. Non solo per l’importanza fondamentale che ricopre il reparto, ma anche perché il bacino d’utenza di cui si occupa è veramente ampio e i danni e i disagi causati da un eventuale collasso sarebbero irrimediabilmente alti, se non altissimi.

Per questo, stavolta, l’appello – lanciato dalla UilFpl di Latina, con segretario generale Giancarlo Ferrara, e dal responsabile del coordinamento del “Dono Svizzero” Adilio Murale – non è rivolto soltanto alla direzione generale dell’Asl di Latina, ma anche al sindaco di Formia Paola Villa.

Tra le tante criticità registrate al nosocomio formiano, quella su cui ci si è concentrati maggiormente in quest’ultimo appello riguarda il servizio di emodinamica che è passato da essere aperto h24 alle sole ore mattutine, lasciando scoperti sia il pomeriggio che la notte. 

Ma non solo: sono stati disattesi anche gli standard minimi assistenziali legislativamente previsti, in un contesto nel quale il personale supera l’età media di 55 anni e detiene eccessive ferie pregresse e surplus orario da recuperare.

Però, una volta resi noti i principali problemi di cui è affetto l’ospedale di Formia, nell’appello si leggono anche possibili soluzioni in attesa del completo espletamento delle future e lunghe procedure concorsuali, constatato la gravità della questione e soprattutto per scongiurare il ridimensionamento di un fondamentale servizio pubblico.

Tra i suggerimenti proposti spiccano: il trasferimento temporaneo e a rotazione di cardiologi dagli altri servizi aziendali; l’utilizzo delle prestazioni aggiuntive aziendali ed extra-aziendale e la possibilità di utilizzare per il restante personale (infermieri-Oss) tutti gli strumenti di reclutamento utili (avviso pubblico, trasferimento regionale ed extra-regionale), al fine di assicurare lo standard assistenziale normativo previsto.

(Il Faro on line)