Laureati beffati

Scuola, precari con 36 mesi e laureati beffati dalla Buona Scuola

10 settembre 2018 | 12:57
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Scuola, precari con 36 mesi e laureati beffati dalla Buona Scuola

I concorsi soltanto in alcune regioni e per certune materie che, comunque, non potranno essere banditi prima del 2019

Scuola – C’è grande attesa per il prosieguo del reclutamento dei nuovi insegnanti e proprio in questi giorni giungono aggiornamenti, non entusiasmanti, circa i concorsi destinati ai docenti non in possesso di abilitazione: si tratta dei due concorsi per docenti con 3 anni di servizio negli ultimi otto e concorsi per laureati con 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche.

Intanto i concorsi, presumibilmente, non potranno essere banditi prima del 2019, poiché numerosi sono i passaggi necessari per la stesura di Regolamento, decreto e bando. Ma, purtroppo, non verranno banditi concorsi in tutte le regioni. Dunque il transitorio, così come ideato dall’art. 17 del D.lgs. 59/17 attuativo della legge 107/15, dopo l’emanazione del primo concorso riservato ai docenti abilitati nella scuola superiore, che ha visto meno della metà di essi presentare la domanda e uno su cinque di ruolo, ora potrebbe bloccarsi in alcune parti del Paese lasciando migliaia di supplenti e aspiranti giovani insegnanti condannati al limbo per assenza di posti.

Ovviamente c’è qualcosa che non quadra: prima hanno preteso un cospicuo investimento in soldi ed energie ai laureati per conseguire i 24 CFU, dopo che gli hanno negato la partecipazione al concorso 2016 per legge, nonostante una sentenza del Consiglio di Stato ottenuta da Anief ne avesse consentito l’estensione nella precedente tornata del 2012. Ora, a quanto pare, possono starsene a casa. Il sindacato chiede allo Stato coerenza: non può ignorare le nuove generazioni di laureati nel Paese più vecchio al mondo per insegnanti.

Macello Pacifico (Anief-Cisal): Che il transitorio non fosse la soluzione lo abbiamo ribadito anche per l’infanzia e la primaria, dove è stato mutuato un percorso ibrido, ma sostanzialmente speculare a quello che non sta funzionando per le scuole superiori. Alla luce di queste indiscrezioni, chiediamo con maggior determinazione che siano riaperte le GaE come prevede l’emendamento salva-precari approvato dal Senato nel Milleproroghe, emendamento che difenderemo in piazza l’11 settembre alla ripresa dei lavori parlamentati durante lo sciopero proclamato dalla nostra sigla sindacale.

Tanti sono i punti della piattaforma di protesta attivata da Anief, in occasione dello sciopero indetto dal sindacato l’11 settembre insieme alla manifestazione che si terrà a Roma: è necessaria la partecipazione, in massa, di tutti gli interessati. Poiché il momento è determinante. Tutti coloro che intendono dare il loro sostegno alla giornata di mobilitazione possono inviare un’e-mail a sciopero@anief.net e comunicare la propria partecipazione all’importante evento.

(Il Faro on line)