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Di Maio: “A Taranto non ci sono musei degni della Magna Grecia”

La replica della direttrice del Mar.Ta: "Il nostro è uno musei archeologici più importanti al mondo"

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Roma - "Investiremo comunque in un'università e nel turismo a Taranto. Quella è l'area con i reperti archeologici più grande di tutta la Magna Grecia e non ha dei musei degni di quell'area".

Lo ha detto il vice premier Luigi Di Maio, intervistato ieri sera durante la trasmissione "Carta bianca" di Rai tre, dimenticando l'importanza del Museo archeologico Mar.Ta.

Un'affermazione interpretata quasi come un affronto considerando che il Museo di Taranto ha 131 anni di storia e conserva tesori inestimabili come gli Ori di Taranto (già esposti negli Stati Uniti e all'Expo di Milano), i resti dell'Atleta di Taranto, reperti dal Paleolitico fino al IV secolo avanti Cristo.

Dopo le dichiarazioni di Di Maio è arrivata subito la risposta, su Twitter e Facebook, della direttrice del Mar.ta Eva Degl'Innocenti: "Egregio ministro Luigi Di Maio - ha scritto - sarei molto onorata di poterla accogliere nel museo archeologico più importante della Magna Grecia, che ha sede proprio a Taranto, uno dei musei archeologici più importanti al mondo".

Il museo Mar.Ta è stato premio eccellenze italiane nel 2016, anno in cui l'allora presidente del Consiglio Matteo Renzi ha inaugurato il secondo piano. Nel 2017, secondo le statistiche del ministero per i Beni culturali, ha avuto quasi 80mila visitatori.

Proprio Matteo Renzi poco fa ha lanciato un tweet sulla vicenda, commentando le parole scritte sui social dalla direttrice del museo archeologico di Taranto: "E niente. Di Maio - scrive Renzi - proprio non ce la fa, non ne azzecca una. Ma con tutto lo staff super pagato che ha creato da quando è al governo, possiamo incaricare uno che controlli che non faccia gaffe? E' pur sempre il vice premier del nostro Paese. Salvate il soldato Di Maio...'.

Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato Pd Alberto Losacco: "Ottantamila visitatori nel solo 2017, un patrimonio che nel suo genere è uno dei più importanti al mondo. Se c'è un punto da quale ripartire a Taranto per superare la monocultura dell'acciaio è proprio il MarTa ed il lavoro per la sua valorizzazione compiuto dall'allora Ministro Franceschini e dalla direttrice Eva Degl'Innocenti".

"Il MarTa è un luogo straordinario ed anche se c'è ancora tanto lavoro da fare, in questi anni ha saputo intercettare ed affascinare una platea vasta di appassionati e di turisti, come sono lì a dimostrare i dati sulla presenze. Quindi il consiglio a Di Maio è di raccogliere l'invito della direttrice e di visitarlo. Avrà modo di apprezzare la sua bellezza e il suo valore", ha concluso Losacco.

(Il Faro online)

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