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Marciano sul centro di raccolta dell’ex Enaoli: “Le carte mancanti solo un fatto burocratico”

12 settembre 2018 | 14:30
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Marciano sul centro di raccolta dell’ex Enaoli: “Le carte mancanti solo un fatto burocratico”

Marciano: “La Sindaca ha gridato ai quattro venti di aver risolto un problema storico, ma, se l’autorizzazione c’è, è perché l’ha intimata il Noe.”

Formia – La vicenda che vede protagonista il centro di raccolta dei rifiuti dell’ex Enaoli è ancora nel mirino della polemica. Dopo l’intervento del sindaco Paola Villa, infatti, non si è fatta attendere la replica del consigliere d’opposizione del Pd “Formia bene comune” Claudio Marciano” che sui suoi social scrive: “Alcuni giorni fa, il nucleo operativo ecologico dei Carabinieri (NOE), ha effettuato un’ispezione sul centro di raccolta dei rifiuti del Comune di Formia.

Sulle condizioni tecniche dell’impianto non sono stati fatti particolari rilievi. Il centro di raccolta è in ordine, grazie agli investimenti realizzati negli ultimi anni dal Comune e dalla Formia Rifiuti Zero.
I carabinieri hanno tuttavia rilevato delle carenze nella documentazione amministrativa (Leggi qui il nostro articolo al riguardo).

In particolare, hanno rilevato che l’autorizzazione ricognitoria attraverso cui il Comune classifica il sito dell’ex Enaoli come “centro di raccolta” non era stata rilasciata. Da chi? Kafkianamente, dal Comune stesso.

Per fortuna, tutto si è potuto risolvere con una determina dirigenziale, cioè un atto burocratico che – prosegue la nota – ricostruisce un’insieme di autorizzazioni già rilasciate e illustra i lavori di manutenzione e messa in sicurezza già effettuati.

Purtroppo, la sindaca Paola Villa è voluta intervenire sul tema, gridando ai quattro venti di aver risolto un problema storico, quando non ha risolto un bel nulla. Se l’autorizzazione c’è, è perché l’ha intimata il Noe; e se è stata rilasciabile, è grazie ai lavori sul centro di raccolta svolti negli anni dalle precedenti amministrazioni. Infine, l’autorizzazione è stata effettuata con un atto dirigenziale, non con una delibera di Giunta: segno evidente che tutto il procedimento con l’organo politico ha ben poco a che vedere.

Ma la cosa peggiore dell’intervento della Sindaca è l’attacco “a chi avrebbe dovuto autorizzare negli ultimi dieci anni e non l’ha fatto”. Se, infatti, la Sindaca cerca un responsabile di questo procedimento, gli consigliamo di bussare alla porta del suo staff e di chiedere al geometra Gino Forte. Oggi è uno dei suoi delegati, ma negli ultimi trent’anni, compresi i dieci in cui l’autorizzazione avrebbe potuto essere rilasciata, era il principale responsabile amministrativo del servizio di igiene urbana.

Sia chiaro: la condotta della Sindaca, che per elemosinare due like in più su facebook non esita a umiliare uno dei suoi principali collaboratori, non ci riguarda. Noi riconosciamo a chi ha diretto il servizio ambiente, in particolare il delegato Forte, di aver agito con senso di responsabilità e con impegno, reperendo risorse economiche importanti, accelerando nei limiti del possibile la realizzazione dei lavori.

Dispiace che la Sindaca abbia rimosso tutto questo, nella sua parziale ricostruzione dei fatti. E che abbia anche evitato di informare i cittadini su un finanziamento recepito dalla precedente amministrazione, pari a 200mila euro, per ulteriori lavori di riqualificazione dell’area, nonché del procedimento avviato con la Regione per il trasferimento in proprietà del sito al Comune, ovvero- conclude la nota- le uniche questioni pertinenti le sue attuali responsabilità.”

(Il Faro on line)