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Ostiamor, chiusure domenicali dei negozi: “Si favorisce l’abusivismo”

Per l'associazione commercianti del Centro storico Ostiamor la proposta M5S "mortifica la vocazione turistica"

Ostia – Per i commercianti del Centro storico riuniti in Ostiamor ripristinare l chiusura domenicale e festiva dei negozi, come intende disporre il ministro Di Maio, significa “disconoscere la vocazione turistica di Ostia” e “favorire l’abusivismo commerciale”.

È il senso della presa di posizione del presidente di Ostiamor, Italo Mannucci. “Il disegno di legge del M5S scardina l’articolo 31 del cosiddetto ‘Salva Italia’ varato dal governo Monti, che aveva introdotto su questo fronte la massima autonomia da parte degli esercizi – dice Mannucci – Oggi i commercianti sono senza il rispetto di orari di apertura e di chiusura, dell’obbligo della chiusura domenicale e festiva, nonché quello della mezza giornata di chiusura infrasettimanale dell’esercizio. Il nuovo testo reintroduce la chiusura domenicale obbligatoria e l’affidamento al Comune delle regole che tradisce – se nega la apertura domenicale -la vocazione turistica di Ostia in un gioco al massacro che non tiene conto della specificità della riviera romana e, soprattutto, del fatto che il commercio del X Municipio trova organico e collaborazione nella famiglia dei commercianti stessi piuttosto che nei dipendenti! Chiudere la domenica significa non riconosce la ‘vocazione turistica del mare di Roma’ – già mortificata dalla spiaggia-finta di viale Marconi – e favorire l’abusivismo che certo non adempie ai regolamento comunali!”.

Piazza Anco Marzio

Piazza Anco Marzio

“Faremo ‘barricate e serrate’ contro ogni regolamento che nega la libera concorrenza – conclude il presidente di Ostiamor – C’è di più in questo caso la direttiva comunitaria Bolkestein impedisce ai Comuni di legiferare ovvero regolamentare la ‘libera concorrenza’”.