Il Repor |
Interni
/

Scuola: solo 25 mila insegnanti in ruolo, meno della metà dei posti disponibili

13 settembre 2018 | 20:57
Share0
Scuola: solo 25 mila insegnanti in ruolo, meno della metà dei posti disponibili

I sindacati: “Dati allarmanti”. Bussetti: “Serve un reclutamento più semplice”

Roma – Le nomine effettuate nelle scuole per questo anno scolastico sono meno della metà di quelle programmate, e nella scuola secondaria, solo una su tre. Rispetto alle disponibilità iniziali, 57.322 posti, le nomine in sono state infatti solo 25.105, pari al 43,8%, percentuale che nella scuola secondaria si riduce al 33%.

I dati sono stati comunicati stamane nel corso di una riunione al Ministero per l’Istruzione tra sindacati scuola e amministrazione. Preoccupati i sindacati.

“Quella che sembrava una previsione pessimistica – ha detto Pino Turi, leader della Uil Scuola – è diventato un dato oggettivo, risultato dell’inadempienza di alcune Direzioni regionali che, anche in presenza di procedure completate, non hanno pubblicato le graduatorie del concorso 2018 (Fit) entro il 31 agosto, vanificando di fatto le aspettative di migliaia di docenti che vedono slittare la nomina di un anno. Casi sui quali la Uil scuola è intervenuta più volte, come a Napoli, denunciando ritardi, lentezze e inadempienze”.

Allarmata anche la segretaria scuola della Cisl, Maddalena Gissi. “Alcuni dati sono addirittura impressionanti – ha fatto notare – come nel caso degli assunti su posti di sostegno nella secondaria di primo grado, appena il 2,7% rispetto al numero dei posti disponibili, che è un valore medio sul piano nazionale, perché al nord su 4.830 disponibilità le assunzioni sono state 11 (0,2%). È del tutto evidente quanto sia indispensabile e urgente una seria riflessione sui meccanismi del reclutamento, ponendo fine al continuo riproporsi di interventi straordinari. Serve un sistema affidabile, procedure trasparenti che non alimentino un contenzioso destinato quasi a sostituirle”.

Intanto i sindacati hanno registrato oggi l’impegno da parte del ministero ad emanare un decreto che permetterà agli uffici regionali di accantonare, ed assegnare, i posti relativi alle graduatorie pubblicate entro il 31 dicembre prossimo.

“Una apertura positiva alla quale – conclude Turi – va affiancato un intervento politico per dare garanzie di stabilità e trasparenza a tutto il personale interessato”.

Lo stesso titolare del Miur, Marco Bussetti, oggi, parlando in una trasmissione radiofonica a Radio 24, ha assicurato che “punteremo sull’aspetto del reclutamento, servono procedure più semplici che dovremo concordare con i sindacati, e servono docenti più giovani in classe”.

(Il Faro online)