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Ponte della Scafa, la strategia della tensione

19 settembre 2018 | 19:45
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Ponte della Scafa, la strategia della tensione

Mario Russo D’Auria denuncia le finte voci sull’instabilità del viadotto sul Tevere che collega Ostia e Fiumicino: “Create ad arte per destabilizzare il territorio”

Fiumicino – Tra pochi giorni  il Ponte della Scafa riaprirà in entrambi i sensi di marcia. Una buona notizia per tutti i residenti pendolari di Fiumicino e Ostia che, per lavoro o per studio, sono costretti a percorrere il cavalcavia sul Tevere.

Pendolari che in queste ultime settimane, a causa dei lavori e della chiusura – prima totale, poi a senso alternato del ponte – si sono trovati a vivere situazioni a dir poco stressanti, nonostante le autorità competenti abbiano collaborato per rendere più vivibile il disagio.

Ma proprio quando la soluzione sembra essere vicina ecco arrivare il messaggino “acchiappa like” che in questi giorni sta circolando su Facebook, Messenger, WhatsApp e altri social network.

Un testo di poche righe nel quale un Mister X residente a Fiumicino scrive ai suoi concittadini (senza firmarsi) di un dialogo avuto con un ingegnere circa la situazione del Ponte della Scafa.

Secondo il parere di questo fantomatico ingegnere (di cui non si conosce il nome), tra i primi ad effettuare i rilievi sul viadotto, i lavori effettuati sul Ponte della Scafa sarebbero stati inutili. Anzi: hanno solo “peggiorato” la situazione.

Buongiorno Concittadini,
Premesso che non capisco nulla di ponti, ieri sera ho incontrato uno degli ingegneri che ha fatto i primi rilievi del ponte, se vi ricordate quando ci fu un’enorme polemica per la chiusura e per l’orario in cui furono fatti. Ebbene tale Ing. mi dice che lui non ci passa neanche se lo pagano, perché ha grossi problemi infrastrutturali con una carbonatazione del cemento armato di circa 5 cm sul dente che tiene su tutto l’ambaradam… Detto questo io non vedo grossi lavori di rinforzo del ponte ma solo un alleggerimento della struttura che secondo l’esperto potrebbe causare ancora più vibrazioni al passaggio di mezzi pesanti.
Insomma il disagio c’è, io vado ad Ostia almeno 4 volte a settimana, ma è il caso di rischiare così tanto?

Tutto lascia pensare che sia la classica “catena di sant’Antonio” che rimbalza da una piattaforma social all’altra, con tanto di notizia, su altri post, di una fantomatica chiusura totale nei fine settimana di settembre. Ma qui si va oltre il classico e, purtroppo tanto diffuso, “kondividi se sei indignato!!1!!11!”.

La domanda da porsi, in realtà, sarebbe: ci si può fidare di un messaggio completamente anonimo, che non cita nomi e non reca in calce la firma di nessuno?

A denunciare questa “strategia della tensione” che non fa altro che aggiungere inutili ansie ai cittadini di Fiumicino e Ostia, già duramente provati dalla chiusura del Ponte della Scafa, è Mario Russo D’Auria, leader di Gil (Gruppo Indipendente libero per Fiumicino).

“Questo messaggio che sta circolando tra i residenti di Fiumicino è stata creata ad arte per destabilizzare tutto il territorio – dice Russo D’Auria -. E’ una subdola campagna di allarmismo ingiustificato“.

Astral rassicura

Rassicurazioni sullo stato del viadotto arrivano da Astral che proprio oggi ha pubblicato un’edizione speciale del Tg dedicato al Ponte della Scafa. L’ingegner Antonio Mallamo, amministratore unico di Azienda Strade Lazio Astral Spa, spiega che i tecnici sono al lavoro giorno e notte per rispettare le scadenze.

Non solo. Replica anche alle voci e al messaggio “acchiappa like” denunciato da Russo D’Auria: “Ce ne hanno dette di tutti i colori. Ci hanno detto di aver fatto passare i cittadini su una struttura instabile; ci è arrivato anche un esposto. Dico solo una cosa: attenzione a non creare panico tra la gente. E’ la cosa più brutta che possa succedere”.

Il 24 settembre la riapertura del Ponte della Scafa

Mallamo conferma anche la riapertura, in entrambi i sensi di marcia, del Ponte della Scafa, a partire da lunedì 24 settembre.

Sul viadotto potranno transitare i veicoli leggeri, mezzi di soccorso e del trasporto pubblico. Permane il divieto di transito per i veicoli che superano le sei tonnellate di peso.

(Il Faro online)