Giorgio Rossi, core de Roma

Roma – Immaginiamo, solo per un momento, che sia possibile, dopo aver cessato la vita terrena di poter vedere cosa accade poi. Giorgio avrà visto il suo funerale e gli sarà scappata una lacrimuccia, “anvedi quanta gente” avrà detto, e così è stato per Lui, uomo della Roma e per la Roma per 55 anni, pompiere, infermiere, Cavaliere della Roma, Ultras, marito, padre e nonno, il tutto fatto al massimo e quando uno semina amore lo raccoglie anche nel suo ultimo saluto.

La Basilica di Don Bosco, quella del suo quartiere, era piena e tanti sono venuti a salutarlo. Totti, De Rossi, Losi, Conti, Giannini, Candela, Chierico, Desideri, Tempestilli, Nela e poi Zeman e Di Francesco, Ettore e Riccardo Viola, Rosella Sensi, e tanti che sicuramente mi sono sfuggiti.

E poi noi tifosi.

 L’UTR in massa con il suo Presidente Grassetti e diversi Consiglieri.

Il bellissimo striscione dei ragazzi della sud, meravigliosa sintesi di storia, appartenenza e gloria sportiva perenne per Giorgio Rossi.

I Boys Roma.

Lo storico NUN C’E’ PROBLEMA.

Tra le tante presenze dei Roma club, lo storico Club VELLETRI GIALLOROSSA “Alessio Cavola”

Hanno parlato i familiari, poi Enzo del Poggetto del RC Torrino che tante iniziative umanitarie hanno fatto insieme a Giorgio. De Rossi, il capitano lo ha ricordato con affetto e poi Di Francesco che in un momento non facile è venuto e ha parlato al cuore della gente perché parlare di Giorgio è un po’ come parlare al cuore, tanti applausi.

Poi l’uscita nel piazzale antistante la Basilica con l’ultimo saluto dei ragazzi della Sud che hanno sollevato la bara, portandola davanti allo striscione che lo salutava.
Non poteva essere diversamente.

(cfr. www.utronlus.com – foto Roberto Cerrone e Rita Manni)