L’authority “boccia” la Capitale: “Roma è una città ferma”

2 ottobre 2018 | 20:01
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L’authority “boccia” la Capitale: “Roma è una città ferma”

Per i cittadini i disservizi riguardano sopratutto la gestione dei rifiuti e del trasporto pubblico locale

Roma – Una città “ferma” in cui, dal centro alla periferia, i romani esprimono giudizi critici soprattutto sul sistema dei trasporti e sulla raccolta dei rifiuti.

E’ la fotografia della Città Eterna scattata dall’undicesima indagine sulla qualità della vita e dei servizi pubblici locali 2018 presentata oggi in Campidoglio. Il voto medio attribuito alla qualità della vita nella Capitale dai suoi abitanti è 5,3, un dato in lieve crescita rispetto al minimo di 5,1 toccato nella primavera del 2016.

Fanalino di coda, nelle ‘votazioni’ restano bus e tram (che incassano un’insufficienza da 4,4), raccolta dei rifiuti (3,8) e pulizia delle strade (3,5). In quest’ultimo caso “la valutazione più negativa è quella espressa dai residenti del municipio VI, nella periferia est, nonostante a giugno sia stato avviato il nuovo sistema di raccolta differenziata porta a porta”, sottolinea l’Agenzia comunale per il controllo e la qualità dei servizi pubblici che ha redatto lo studio.

Nella parte alta della classifica si posizionano i servizi culturali e il servizio idrico, con il Palaexpo al primo posto (7,7), seguito dall’Auditorium (7,6), dall’acqua potabile (7,5), dai Musei comunali (7,4) e dalle biblioteche comunali (7).

“Assistiamo ad un peggioramento della qualità percepita da 11 anni, quest’anno per la prima volta c’è un lieve miglioramento, anche nei settori più critici”, il commento del presidente dell’Agenzia Carlo Sgandurra.

Tutte le valutazioni medie sulla qualità della vita in città si attestano al di sotto della sufficienza, con una lieve flessione tra i residenti della periferia esterna al grande raccordo anulare (5,26). Il voto più alto, anche se si tratta solo di un 5,5, va al municipio X, quello di Ostia e Acilia, seguito dal 5,46 del municipio XIII (Aurelio, Casalotti, Boccea).

Il voto più basso (5,03) va al municipio VI, quello delle Torri, Torbellamonaca. Per il presidente dell’Assemblea Capitolina Marcello De Vito (M5S) “un’indagine compiacente sarebbe poco utile, questo è un lavoro utile perché ci consente di capire dove migliorare, quali servizi e in quali zone”.

Ma dall’opposizione in Campidoglio è una pioggia di critiche: “Il giudizio dei romani sui servizi pubblici è severo e certifica il disastro della sindaca Raggi e della sua giunta”, attacca il capogruppo dem Giulio Pelonzi.

“Dati impietosi che confermano lo stato drammatico in cui versa la Capitale amministrata dai 5 Stelle”, rincara Andrea De Priamo capogruppo FdI.

Risponde a tono il capogruppo penta stellato Giuliano Pacetti: “C’è un’inversione di tendenza rispetto al passato con un voto: la città inizia a dare segnali di miglioramento. Ricostruiamo dove gli altri hanno distrutto”.

(fonte Ansa)