Piano integrato a Sperlonga, il Comune rientra in possesso delle aree sequestrate

9 ottobre 2018 | 14:30
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Piano integrato a Sperlonga, il Comune rientra in possesso delle aree sequestrate

D’Arcangelo: “Volge, così a termine uno dei cosiddetti “Scandali urbanistici” che ha contrassegnato la battaglia politica di Sperlonga.”

Sperlonga – “L‘intero Piano integrato, “tanto vituperato”, è tornato, finalmente, nella piena libertà delle imprese, dei cittadini privati e del Comune di Sperlonga” afferma, in una nota, l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano D’Arcangelo.

“Dopo anni di sofferenze, costituite da disagi sociali, economici e morali, infatti, il Comune di Sperlonga e i privati insediatesi nel Piano Integrato sono formalmente rientrati nel pieno possesso delle aree pubbliche e private sequestrate (Parcheggi strade aree verdi ecc) .

Volge, così a termine – a favore del comune e dei cittadini- , uno dei cosiddetti “Scandali urbanistici” che ha contrassegnato sia la battaglia politica a livello locale che la fortissima e spasmodica attenzione mediatica. Ora, tutto questo ci consentirà, a breve, di completare anche le opere rimanenti ( Marciapiedi , Illuminazione pubblica verde pubblico attrezzato e arredo urbano).

“Siamo contenti- prosegue la nota- perché si è fatta finalmente giustizia.” Anche se, lo stesso D’Arcangelo sottolinea come, la “pace” sulla questione sembra ancora lontana: “Assistiamo, in questi giorni, a dichiarazione reticenti e di giubilo a favore dei dissequestri delle case e dei terreni privati proprio da parte di coloro che avevano contribuito al sequestro dell’intero Piano Integrato.

E in questo quadro c’è anche chi si offre “comicamente” ad assistere le vittime del sequestro per “accelerare” le ordinarie notifiche di dissequestro da parte degli Uffici giudiziari che stanno comunque arrivando alla spicciolata…”

Ricordiamo, infine, per dovere di cronaca, che l’inchiesta sul Piano integrato di Sperlonga partì nel 2015 e portò al sequestro di 140mila metri quadrati di territorio comunale, il cui valore complessivo era di 100mila euro.

A dicembre scorso, per mancanza di motivazioni, il Tribunale del Riesame di Latina decise il dissequestro di tutte le opere progettate nel Piano integrato del “99.

(Il Faro on line)