IL LUTTO |
Cronaca Locale
/

Se ne va Armando Paglia, il re del krapfen di Ostia

13 ottobre 2018 | 16:53
Share0

Muore il pasticciere che ha ereditato la formula segreta del krapfen rendendo famosa piazza Anco Marzio per il dirigibile lancia-bomboloni

Ostia – Roma perde il re del krapfen, il dolce che è una rielaborazione del bombolone toscano caratteristico del Centro storico della cittadina balneare. Armando Paglia, pasticciere e barista detentore della formula segreta del krapfen, si è spento all’età di 77 anni. Vittima di una profonda depressione, si è lasciato andare fino all’ultimo respiro. Lascia la moglie Bruna e i figli Andrea, Alessio e Alessandro, quest’ultimo continuatore della tradizione di famiglia nel bar aperto 38 anni fa.

E’ una storia di grande lavoratore quella di Armando Paglia che fino all’ultimo ha vissuto in simbiosi con il fratello Amedeo. La coppia è stata resa famosa dagli articoli sarcastici e colorati del giornalista Fulvio Stinchelli, il giornalista “professore” che sulle pagine de Il Messaggero  raccontava il singolare dualismo di questi baristi titolari di una caffetteria davanti allo stadio Flaminio, dall’animo sportivo contrapposto: Armando tifoso laziale e Amedeo sfegatato romanista.

Armando, a destra, e Amedeo Paglia nel bar dei krapfen

Armando, a destra, e Amedeo Paglia nel bar dei krapfen

Amedeo e Armando hanno lavorato insieme dal 1965 al 1980 quando hanno deciso di dividere il loro destino imprenditoriale: Amedeo ha rilevato un bar a Campo de’Fiori e Armando si è fatto cedere il marchio del krapfen a Ostia direttamente dal suo “inventore”, Dino Mazzi. Anche i Mazzi erano due fratelli baristi che avevano iniziato il loro lavoro insieme nel 1935 in via Cola di Rienzo. Nel 1953 la coppia si era divisa, un fratello per aprire una pasticceria di krapfen a Nettuno e l’altro, Dino, appunto, per  cominciare in via della Stazione Vecchia di Ostia, sotto i portici.

Nel 1978 Mazzi con il suo dirigibile “spara-krapfen” si trasferisce in piazza Anco Marzio ed è lì che Armando Paglia subentra. Con lui Roma riscopre il sapore di questi bomboloni dal cuore di crema, di marmellata o di cioccolato e la domenica si fa la fila per conquistarne uno. Un mito tutto ostiense improntato alla qualità ed alla simpatia che i giornali riscoprono dedicando intere paginate al re del krapfen.

Qualche anno fa il declino. Armando si ammala, subisce un intervento complesso e da quel momento tira i remi in barca. Dietro il banco e in pasticceria lo sostituisce il figlio Alessandro mentre il male oscuro della depressione lo fagocita e lo immobilizza tanto da consentirgli pochi passi fuori da casa, magari fino al bar dell’amico di una vita Francesco Remondi. Oggi la brutta notizia. Il suo cuore di grande lavoratore ha smetto di battere.

I funerali si terranno mercoledì 17 ottobre alle ore 14,30 presso la chiesa di Regina Pacis.