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Cronaca Locale
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Ostia, duro colpo contro gli epigoni del clan Triassi: 42 arresti

23 ottobre 2018 | 07:44
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Operazione dei carabinieri contro i fuoriusciti del clan Triassi ritenuti antagonisti della famiglia Spada

Ostia – epigoni del clan Triassi in ginocchio: magistratura e forze dell’ordine stanno assestando in queste ore un altro duro colpo alla criminalità organizzata locale.

Dopo aver stroncato il clan Spada, l’attenzione si concentra ora sui loro antagonisti storici. Dalle prime luci dell’alba di oggi, martedì 23 ottobre, i carabinieri del Gruppo di Ostia nel Lazio, Campania, Toscana, Lombardia e Marche stanno infatti eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 42 persone considerate appartenenti ad una delle compagini criminali più strutturate e potenti della zona, ritenuta epigona del clan Triassi e storicamente contrapposta a quella della famiglia degli Spada.

Al vertice dell’organizzazione criminale è stato individuato un anziano malvivente, già elemento apicale dell’organizzazione criminale nota come “Banda della Marranella“, operante nella periferia Est della Capitale e, in posizione immediatamente subordinata, due criminali, in passato ritenuti contigui al “Clan dei Triassi“.

ECCO TUTTI I NOMI DELLE PERSONE COINVOLTE

Imponente la mobilitazione di militari impegnati negli arresti. I residenti di Ostia si sono svegliati con il rumore dell’elicottero dell’Arma che volteggiava sui diversi settori della città.

Le accuse, a vario titolo, sono: associazione armata finalizzata al traffico di stupefacenti; sequestro di persona a scopo di estorsione, detenzione illegale di armi, minacce e ricettazione. Gli inquirenti hanno ricostruito di alcuni gravi episodi criminali commessi dagli appartenenti all’organizzazione ed avvenuti a Ostia e zone limitrofe negli ultimi anni.

Ulteriori particolari saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11,00 al Comando provinciale dei carabinieri di Roma in piazza San Lorenzo in Lucina alla presenza del procuratore aggiunto di Roma Michele Prestipino.