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Fipav Lazio, Burlandi: “La magia mondiale della pallavolo e quei sogni che guardano al futuro”

24 ottobre 2018 | 06:00
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Fipav Lazio, Burlandi: “La magia mondiale della pallavolo e quei sogni che guardano al futuro”

Una lettera aperta del Presidente della pallavolo regionale del Lazio. Gli echi di un Mondiale che non si spegne. Stimolano il mondo dello sport a migliorare, al servizio della pallavolo

Il Faro on line – “Non sono solo parole…,

Non si spegne l’eco dell’impresa della nazionale femminile, che ha portato un Paese intero ad appassionarsi di un sport sì diffusissimo ma mai così presente nell’immaginario collettivo come in questo periodo, con la staffetta tra un Mondiale maschile giocato in casa che ha riportato, nei palazzetti italiani strabordanti di tifosi, Zaytsev e compagni a diventare idoli di giovanissimi spesso presi da modelli che propugnano ben altri valori. Si è accesa una luce, che ha brillato negli occhi di tutti per 20 giorni, fino alle lacrime conclusive di Yokohama, che le “ragazze terribili” hanno condiviso con tantissimi appassionati attaccati come non mai al video della Rai, autrice di una pregevole copertura mediatica dell’evento.

Come spesso accade in Italia, oggi tutti si sono svegliati tecnici, con l’esaltazione del modello voluto da Mazzanti, o sociologi di una integrazione multirazziale che lo sport ha da sempre portato avanti con i fatti, al di là di fumosi disegni di legge, o ancora esaltatori di valori (la squadra, il sacrificio, l’amicizia, la fame di vittoria) che per noi sono un patrimonio scontato delle nostre atlete, ma non lo sono evidentemente per i grandi commentatori che sono sempre esperti di tutto.

Non sono solo parole… il nostro movimento ha dimostrato con i fatti che altri modelli sono possibili, che i sogni si possono inseguire, che la gioventù e l’inesperienza non sono un limite, che a diciannove anni si può fare altro oltre ai talent…

Tante bambine o ragazze oggi si addormentano sognando di diventare come Paola Egonu o di emulare, il giorno dopo in palestra con le loro amiche, la gioia delle eroine azzurre, magari vincendo una gara di un campionato giovanile, in una grande città o nei piccoli paesi del nostro territorio, perché dove c’è un centro abitato, probabilmente c’è anche una squadra di pallavolo.

Questa vittoria – perché di tale si tratta – nasce da lontano, nasce nelle nostre sgangherate palestre di quartiere, passa per l’entusiasmo e la passione di un popolo di allenatori, dirigenti, genitori che entrano in un mondo favoloso, quello della pallavolo, con la speranza di non lasciarlo mai e mettono a disposizione dei sogni delle ragazze il proprio tempo, la propria competenza, la propria passione.

A noi “adulti” , “dirigenti”, “federali” spetta di preservare i sogni di queste ragazze, combattendo quotidianamente le mille piccoli e grandi battaglie che il sistema sportivo italiano ci pone di fronte, obbligandoci a non disperdere questo patrimonio di visibilità e conoscenza del nostro sport anzi a sfruttarlo per aumentare in un magico effetto volano il reclutamento, gli sponsor, l’attenzione, la comunicazione.

Facciamolo bene e facciamolo insieme, non sono solo parole… .

Andrea Burlandi, Presidente FIPAV Lazio”.