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Formia, il Castello Miramare chiude, scoppia la polemica

30 ottobre 2018 | 14:30
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Formia, il Castello Miramare chiude, scoppia la polemica

Conte: “Quanto è difficile tenere aperta un’attività a Formia, un’altra perdita irreparabile. Con la chiusura del Castello s’impoverisce ancor più la nostra offerta turistica.”

Formia – Il Castello Miramare, uno dei fiori all’occhiello a livello alberghiero, sta per chiudere(Leggi qui il nostro articolo al riguardo), andando ancor più a impoverire l’offerta turistica di Formia, che rischia di trovarsi senza alberghi.

Le motivazioni della chiusura – che sono da ricondurre a un mancato accordo tra proprietari e gestori della struttura – hanno, così, smosso l’ambiente politico. Il primo ad accendere i riflettori sulla questione è il consigliere di minoranza – nonché capogruppo di “Formia con te”- Gianfranco Conte che, in un post sui suoi canali social scrive: “Quanto è difficile tenere aperta un’attività a Formia, un’altra perdita irreparabile. Con la chiusura del Castello Miramare s’impoverisce ancora di più l’offerta turistica e con essa la capacità attrattiva del nostro territorio”, invitando cittadini e maggioranza a riflettere su quello che sta accadendo in città, affinché si ricominci a far girare l’economia.

Da anni, infatti, a Formia manca un calendario di eventi – estivi tanto quanto invernali – capace di calamitare nelle nostre zone un turismo “vitale”– in favore di uno “mordi e fuggi”-, che dia, per esempio, almeno in estate o durante le festività, alle attività commerciali la concreta possibilità di rimanere aperte fino a tardi. 

Sulla chiusura del Miramare, infine, ha espresso solidarietà anche il sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano che dichiara: “Apprendo, con dispiacere, della cessazione dell’attività presso il rinomato “Castello Miramare” di Formia, gestito dalla famiglia Celletti che rappresenta un’istituzione nel settore alberghiero del Golfo di Gaeta e della Provincia di Latina. Nel 1972 Angelo Celletti rimise a nuovo un “rudere” che nel corso degli anni, grazie alle capacità manageriali dei suoi eredi, ha rappresentato un’eccellenza nel settore alberghiero e della ristorazione. Una grande perdita per tutti.”

(Il Faro on line)