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Studenti irrispettosi, Grando replica agli haters

30 ottobre 2018 | 19:11
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Studenti irrispettosi, Grando replica agli haters

Alunni contro la decisione di riaprire le scuole, il Sindaco: “Lavori socialmente utili o denuncia inevitabile”

Ladispoli – Insulti, parolacce, bestemmie e minacce. Avevano reagito così molti ragazzi, di giovanissima età in realtà, quando sul suo profilo social il sindaco di Ladispoli Alessandro Grando aveva annunciato la riapertura delle scuole dopo l’ondata di maltempo. Annuncio a cui sono seguiti, sulla sua bacheca, sproloqui di ogni tipo da studenti, anche ragazze, che avevano come mira solo quella di saltare le lezioni o i compiti in classe fregandosene del maltempo, dei pini crollati, dei morti nel Lazio e di tutte le criticità dovute alle raffiche di vento  (leggi qui).

A qualcuno di loro il sindaco aveva tentato di rispondere: “Passa in comune e me lo dici di persona”, riferendosi ad uno tra i più agitati. Molti cittadini avevano da subito condannato questi studenti, invitando il sindaco a presentare una denuncia o riferire le conversazioni ai genitori, o peggio ai rispettivi dirigenti scolastici per una punizione esemplare.

“E’ veramente preoccupante quanto accaduto – commenta Grando -. Alla notizia della riapertura delle scuole numerosi ragazzi, tutti minorenni, hanno dato un’immagine a dir poco inquietante di una parte della gioventù di Ladispoli, vomitando sul post da me pubblicato una pluralità di offese, bestemmie e parolacce. Non sono ovviamente gli insulti in sé l’aspetto più spiacevole e preoccupante di questa vicenda, bensì il fatto che questi ragazzi si esprimono con una volgarità sconcertante e non hanno il minimo rispetto per le Istituzioni. Tutti hanno il diritto di manifestare il proprio legittimo dissenso nei confronti delle decisioni che vengono prese dall’amministrazione comunale, ma certi comportamenti non possono essere tollerati né giustificati, a maggior ragione se vedono come protagonisti dei giovani che probabilmente stanno andando in una direzione sbagliata”.

“Ritengo di avere il dovere morale, prosegue la nota, come rappresentante delle Istituzioni, di far capire a questi ragazzi che a determinati comportamenti corrispondono delle conseguenze e che i social network non sono un luogo in cui tutto è permesso. Gli insulti che costituiscono oltraggio a pubblico ufficiale sono infatti puniti, anche su Facebook, dall’art. 341 bis del Codice Penale e chi bestemmia, oltre ad offendere il sentimento religioso di chi crede, viola nei fatti una legge dello Stato. I commenti contenenti offese e ingiurie sono stati tutti fotografati e gli autori saranno denunciati all’autorità giudiziaria”, continua il Sindaco.

“Prima di procedere per vie legali, darò a questi ragazzi la possibilità di rimediare ai propri errori, presentandosi in Comune con i propri genitori per un incontro chiarificatore e per dare la propria disponibilità ad effettuare lavori socialmente utili in segno di risarcimento simbolico nei confronti della comunità di Ladispoli – prosegue il primo cittadino -. Sono certo del fatto che i genitori apprezzeranno questa mia iniziativa e che collaboreranno affinché i propri figli si assumano le loro responsabilità”.

Infine, Grando conclude: “Invito pertanto tutti coloro i quali hanno scritto insulti di vario genere a prendere direttamente contatto con i miei uffici per fissare un appuntamento entro e non oltre il 12 di novembre. Diversamente sarò costretto, mio malgrado, a procedere legalmente nei confronti di tutti gli autori di questi commenti desolanti e intollerabili”.

(Il Faro Online)