Ostia, Med e Canale dei Pescatori: uno scandalo senza fine

1 novembre 2018 | 11:18
Share0

Immagini che indignano sullo stato di abbandono e sui lavori fatti male alla foce del Canale dei Pescatori

Ostia – E’ uno scandalo senza fine quello che si consuma alla foce del Canale dei Pescatori. I vandali e le mareggiate stanno distruggendo l’ex ristorante Med senza che l’amministrazione se ne curi mentre il maltempo porta alla luce centinaia di metri quadrati di telo di plastica destinato ad andare a inquinare il mare se non interverrà qualcuno a impedirlo.

Com’è noto l’ex stabilimento-ristorante Med di Belvedere Carosio è stato abbandonato dal vecchio concessionario accusato di aver realizzato abusivamente la struttura che nel 1978  Campidoglio aveva autorizzato con Conferenza dei Servizi senza però rilasciare la concessione edilizia. Era il 3 luglio, come ricorda questo articolo. Da allora l’impianto è stato alla mercè di occupanti abusivi, di vandali, di sbandati e di tossicodipendenti che si sono divertiti a distruggere le attrezzature come mostrano bene i video girati da Alberto Sugaroni. I pezzi di legno divelti sono così preda delle mareggiate e vengono risucchiati in acqua rappresentando non solo un elemento di inquinamento ma un pericolo per la navigazione, proprio di fronte al Canale dei Pescatori che è un porto di Quarta classe.

In primo piano il telo di plastica posato durante i lavori di dragaggio di dicembre 2017

In primo piano il telo di plastica posato durante i lavori di dragaggio di dicembre 2017

Non bastasse il degrado del Med con l’arrivo delle raffiche di vengo e con la pioggia si scopre sul molo di levante della vicina foce che un enorme telo di plastica, esteso per qualche centinaio di metri quadrati, sta iniziando a sfaldarsi e a finire in mare. Quel telo lì non dovrebbe esserci ma se ne capisce l’origine. Venne impiegato un anno fa, a dicembre 2017, nella fase di dragaggio del Canale dei Pescatori per impedire che il percolato delle sabbia scivolasse in mare. Nessuno però, da allora, l’ha rimosso e trasportato in discarica.