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Nuova scuola via Coni Zugna a Fiumicino, l’ennesima promessa disattesa da Montino

5 novembre 2018 | 19:23
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Nuova scuola via Coni Zugna a Fiumicino, l’ennesima promessa disattesa da Montino

In piena campagna elettorale promette ‘A settembre nuovo asilo nido da 60 posti’, poi si rimangia tutto.

Fiumicino – “Un dilettantismo che rasenta il ridicolo quello di un’Amministrazione comunale che in piena campagna elettorale promette ‘A settembre nuovo asilo nido da 60 posti’(leggi qui l’articolo) e poi, ad inizio anno scolastico, si rimangia tutto“. Lo afferma un comunicato a firma Stefano Costa e Vincenzo D’Intino (Lega), Federica Poggio (Gruppo misto)

“La Lega denuncia con forza ancora una volta – avendo sollevato per prima il caso – la situazione paradossale della nuova struttura di via Coni Zugna, spacciata come un grande risultato di efficienza amministrativa per poi naufragare nell’inagibilità della stessa.

Non sta a noi entrare nel dettaglio tecnico: se sia una problema di suppellettili, di cucine, di mancate forniture, di normative.

Quello che è evidente è che gli alunni che avrebbero dovuto entrare in quella scuola non ci sono, e la colpa è senza ombra di dubbio della mancata programmazione e della superficialità con la quale viene affrontata la gestione della cosa pubblica.

Il caso della mensa è un capitolo a parte: a quanto sappiamo, non sarà possibile utilizzarla e dunque i bambini dovranno ancora una volta servirsi di pasti preconfezionati e non cotti al momento. Di più: sarà un problema per i bambini più piccoli, per tutto ciò che riguarda latte o pappette.

Un caso che fa ancora più male perché riguarda bambini, famiglie e docenti, sempre agli ultimi posti nell’attenzione di questo Comune.

I lavori per il nuovo parcheggio non sono terminati, e così si aggrava la situazione. Ci chiediamo come Lega, posizione condivisa dalla Poggio, con quale coraggio sia stata fatta un’inaugurazione, o presentazione ufficiale che dir si voglia, sapendo di essere così indietro con la struttura. E’ stato un atto non corretto nei confronti dei cittadini; se poi invece alla base c’è l’assoluta incapacità di programmare, allora forse è anche peggio”.