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Ossa ritrovate nella Nunziatura, scientifica al lavoro per estrarre il Dna

6 novembre 2018 | 11:43
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Ossa ritrovate nella Nunziatura, scientifica al lavoro per estrarre il Dna

Il pavimento sotto al quale sono state trovate le ossa non sarebbe stato posato nel 1983; non risultano ristrutturazioni dell’edificio in quel periodo

Roma – Sono state isolate e inviate al Laboratorio di Genetica Forense alcune parti utili per poter estrarre il Dns dalle ossa trovate nella Nunziatura Apostolica alcuni giorni fa (leggi qui). Per avere qualche risposta si dovrà aspettare circa una settimana dall’estrazione del Dna.

Ieri la polizia scientifica, assieme a Giovanni Arcudi, direttore di Medicina Legale dell’Università Tor Vergata e perito nominato dal Vaticano, e al dirigente medico della Polizia Enza Livieri, hanno iniziato a esaminare i resti. Secondo quanto si è appreso, l’ipotesi più probabile è che appartengano a una sola persona.

Rimane da stabilire con certezza l’epoca del decesso, sicuramente non recente, come l’età e il sesso. Mancherebbero, infatti, parti importanti di strutture ossee come nel caso del bacino.

Nel frattempo emergono nuovi elementi dall’indagine in corso a Villa Giorgina, sede della Nunziatura Apostolica in Italia.

Secondo gli inquirenti, il pavimento sotto al quale sono state trovate le ossa umane, non sarebbe stato posato nel 1983 (anno della scomparsa, in periodi diversi, di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, ndr). Non solo: sembrerebbe che in quell’epoca l’edificio, di proprietà del Vaticano, non sia stato ristrutturato.

L’ultima ristrutturazione, infatti, risalirebbe agli Anni 60. Un’ipotesi “come tante altre”, senza la prova regina del Dna, è da considerarsi “azzardata”, dicono gli investigatori.

(Il Faro online)