Atac, ecco il vademecum per il referendum sulla privatizzazione

10 novembre 2018 | 15:07
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Atac, ecco il vademecum per il referendum sulla privatizzazione

Urne aperte domenica 11 novembre dalle 8 alle 20. Poi lo spoglio

Roma – Il referendum sulla liberalizzazione dei servizi di trasporto pubblico a Roma si terrà domenica 11 novembre dalle 8 alle 20.00. Alle urne sono chiamati circa 2,4 milioni di romani che potranno votare nei seggi dedicati alle elezioni. Il referendum è promosso dai Radicali italiani e Radicali Roma e dal Comitato “Mobilitiamo Roma”.

A favor del sì uno schieramento che va da Unindustria al Pd e a FI; dall’altro quelli del no, dai sindacati al M5S, Leu-Si fino alla Lega, Fdi e ai movimenti di estrema destra come Casapound.

La scheda e i quesiti

All’elettore verranno sottoposte due domande: una sull’affidamento dei servizi di trasporto tramite gare pubbliche (“Volete voi che Roma Capitale affidi tutti i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo ovvero su gomma e rotaia mediante gare pubbliche, anche ad una pluralità di gestori e garantendo forme di concorrenza comparativa, nel rispetto della disciplina vigente a tutela della salvaguardia e della ricollocazione dei lavoratori nella fase di ristrutturazione del servizio?”) e l’altra sulla possibilità di creare nuovi servizi di trasporto collettivo non di linea con app o a richiesta (“Volete voi che Roma Capitale, fermi restando i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo ovvero su gomma e rotaia comunque affidati, favorisca e promuova altresì l’esercizio di trasporti collettivi non di linea in ambito locale a imprese operanti in concorrenza?”).

Dove e quando si vota

Si vota domenica 11 novembre. Lo spoglio inizia alla chiusura dei seggi. Gli elettori si dovranno recare nei seggi usati per le politiche e le amministrative con un documento di identità e la tessera elettorale. L’elettore avrà due schede relative ai due quesiti e dovrà barrare il Si o il No.

Il nodo quorum

Sul referendum pende un problema circa il quorum. Secondo il Campidoglio affinché la consultazione sia valida, essendo in presenza di un referendum consultivo e dunque non vincolante, sarà necessario raggiungere il quorum del 33,3%, ovvero un terzo degli aventi diritto (circa 760mila elettori). Ma secondo il Comitato promotore il quorum non deve essere applicato perché il referendum è stato proclamato il 31 gennaio 2018, lo stesso giorno in cui è stato approvato il nuovo statuto del Comune di Roma che non prevede il quorum. La diatriba finirà sicuramente davanti al Tar al quale il comitato promotore si è riservato di ricorrere.

(Il Faro online)